- Categoria Cervello
“I don’t write because there’s an audience. I write because there is literature“, scriveva Susan Sontag. Ovvero: “Non scrivo perche’ c’è un pubblico. Scrivo perché c’è letteratura.”
… Beh, io mi permetto di non essere d’accordo.
Un’opera d’arte trova il suo scopo finale solo quando la osservano due occhi esterni. Come una luce che brilla, questi occhi la illuminano.
Finché non c’è l’osservatore, un po’ come per il povero gatto di Schrödinger, l’opera potrebbe essere un capolavoro o una cagata d’autore.
Ecco perché scrivo: qualcuno, prima o poi, dovrà dirmi se il mio gatto è vivo o morto…
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Un Commento a “Il gatto di Schroedinger e la letteratura.”
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Alessandro Gambardella scrive:
20 aprile 2011 alle 17:04
parafrasandoti con Wenders…: http://www.youtube.com/watch?v=bnic-RG1h_g&feature=related