Magazine Diario personale

Nuoto Libero

Da Silvia

Nuoto Libero
Mi spoglio velocemente, è comodo perché le ultime cose che tolgo saranno le prime che indosserò dopo, a ritroso.
Cammino dentro i corridoi lunghissimi, salgo le scale e la vedo, immensa, piena di cloro e vapore, pochissimi rumori di bracciate e respiri.
Quell'odore mi prende alla gola nascosta dell'infanzia e mi ricordo bambina e secca, spaurita e confusa.
Non mi ricordo se mi piacesse veramente.
Siamo pochissimi a quell'ora, talvolta inizio persino da sola.
Entro lentamente, ogni volta la temperatura è diversa, la valuto, la saggio, la lascio passare su di me.
Mi immergo e scivolo dentro di lei spingendomi con i piedi, la testa bassa, gli occhi dentro l'azzurro.
Se non è nuvoloso, un raggio di sole risplende di mille specchietti vibranti, mi ci tuffo dentro, mi fermo a galla in superficie, respiro all'indietro, spalanco le braccia e le gambe, lei mi prende tutta.
Nuoto e nuoto, il cuore mi rimbomba nelle orecchie, a bracciate mi mangio l'acqua e la distanza, vado avanti ed indietro, su e giù fra le corsie.
Talvolta nuoto ascoltando l'armonica di Bob Dylan, o Bocca di rosa, od un rullo di batteria, oppure mi canto una canzone da sola.
Talvolta ascolto la noia dell'andirivieni solitario, talvolta accetto la paura, la fatica, la sensazione che oggi non ce la farò.
Alcune mattine mi scrollo il sonno dalle spalle, altre mi cullo nel calore e vorrei solo tornare a dormire.
Scivolo lenta sul pelo dell'acqua, poi accelero, poi batto fortissimo.
Sospesa fra il dentro ed il fuori, fra il peso e l'oblio.
Nuoto e nuoto, le mie braccia, le mie gambe, la mia testa, rompono l'acqua, fuori piove o tira vento, ed io guardo gli alberi dalle grandi finestre chiare.
Gioco con l'acqua e mi lascio andare sul fondo, poi mi rigiro sul ventre, danzo nell'acqua.
Faccio capriole e sto finalmente zitta.
Non competo più e mi parlo senza tentare di piacermi.
La botola dell'acqua che pulsa non mi fa più paura.
Non mi fa più paura neanche sbattere sul bordo mentre nuoto a dorso, talvolta infatti ci picchio la testa e sorrido di me, finalmente non ho controllato la distanza usando le bandierine blu come riferimento.
Nessuno sa che sono lì, niente può raggiungermi in quel posto, nessuno può chiamarmi in quel tempo, dentro quel liquido non sono una madre, una professionista, una sorella, una moglie.
Dentro quello spazio liquido non può accadere quasi nulla, non sono raggiungibile se non dalla morte, quella sa sempre dove trovarti.
Dentro l'azzurro non sono quasi niente eppure sono finalmente tutto.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • “Questa non è una canzone d’amore” di Alessandro Robecchi

    “Questa canzone d’amore” Alessandro Robecchi

    Un fortunato autore televisivo ha abbandonato la trasmissione cui deve la fama e una discreta agiatezza. Si chiama Crazy Love e racconta la vita sentimentale... Leggere il seguito

    Da  Vivianap
    CULTURA, LIBRI, RACCONTI, TALENTI
  • Ricordi di scuola – 4

    Ricordi scuola

    In quell’anno scolastico 1964-1965, insieme al fiocco azzurro della classe quarta, noi della classe di ferro 1954, inaugurammo anche l’edificio delle nuove... Leggere il seguito

    Da  Albix
    DIARIO PERSONALE
  • 32 sul campo

    Matte vi odia tutti. A prescindere che voi siate uomini, donne o bambini, Matte vi odia. Come avevo già scritto l’anno scorso, la mia età procede di pari passo... Leggere il seguito

    Da  Big
    DIARIO PERSONALE
  • Hipster-miniamoli

    Matte vi odia tutti. A prescindere che voi siate uomini, donne o bambini, Matte vi odia. Con quegli occhiali spessi, i cardigan e i golf a quadri, le bretelle, ... Leggere il seguito

    Da  Big
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Hillerød: al castello dei re

    Hillerød: castello

    anche a Hillerød c'è un bel castello, il Frederiksborg, che si trova su di un lago e che, visto da lontano, sembra quasi che fluttui sull'acqua:questo castello ... Leggere il seguito

    Da  Guchippai
    TALENTI, DA CLASSIFICARE
  • Hurricane

    Il giorno di Pasqua è scomparso Rubin Carter, il pugile americano al centro di una controversia giudiziaria che divise gli Usa: fu infatti condannato a... Leggere il seguito

    Da  Loredana V.
    OPINIONI, TALENTI

Dossier Paperblog