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Il gelo e le riserve di gas

Creato il 06 febbraio 2012 da Alessandrobaldini
La situazione di questi giorni si preannuncia molto difficile per quelle che sono le condizioni amotsferiche, le previsioni del tempo parlano di un maltempo che perdurerà su tutta la penisola.
Certamente la situazione meteorologica di questi giorni, ha creato notevoli disagi, in alcuni punti del paese i tralicci della corrente elettrica, causa il peso della neve o alberi e rami spezzati, sono stati in alcuni punti divelti.
Questo ha causato una interruzione della corrente in alcune aree del paese, casuando dei disagi notevoli, alcuni paesi si sono ritrovati completamente isolati e tagliati fuori.
La situazione viene attualmente monitorata frequentemente, ma le previsioni metereologiche di queste ultime ore, parlano di un freddo destinato ad aumentare, e parlando ancora di neve.
Il freddo eccezzionale di questi giorni, ha ridotto quelle che sono le importazioni di gas da quelle aree dell'Europa dove l'Italia è solita prelevare le proprie quote di gas per far fronte al fabbisogno interno.
Le ultime dichiarazioni parlano di una situazione per il momento sotto controllo, ma il freddo che flagella tutta l'Europa, potrebbe far diventare quella delle scorte di gas, un problema serio.
L'Italia non ha mai avuto una politica energetica volta a creare propri circuiti di produzione virtuosi alternativi a quelli classici della importazione di gas, e ancora una volta questo è un elemento di fragilità nel nostro sistema.
In precedenza si era parlato di energia atomica, ma un referendum fatto recentemente, complice anche gli incidenti delle centrali in Giappone, avevano decretato il no degli italiani, vero questa forma di energia.
Per contro è anche vero che l'Italia acquista dalla Francia una parte della energia nucleare che questo paese produce, tuttavia il controsenso italiano al di là di tutto, è ancora una volta la scarsa attenzione a investire in tecnologie alternative.
Il nostro paese ha bisogno di un piano energetico che tenga conto non solo di quelle che sono le importazioni di gas da paesi produttori, ma anche investa in innovazione energetica, sviluppando tecnologie e fonti energetiche alternative.
Certamente queste non possono far fronte a quello che è il fabbisogno attuale del nostro paese, sia a livello di abitazioni domestiche che di aziende, questo non toglie che occorre investire.
Solo con investimenti in innovazioni tecnologiche e fonti rinnovabili, possiamo sperare un giorno di ridurre quella che è la nostra dipendenza energetica da quelli che sono i paesi produttori.
Buona serata e buonan navigazione Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini
 

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