Photo credit: Ricardo Stuckert / Wikipedia Commons / CC BY 3.0 BR.
Il generale Giap è morto oggi all’età di 102 anni. Era stato il celebre comandante dell’esercito popolare vietnamita. Era malato da diversi anni. Simbolo della lotta del Vietnam contro le potenze coloniali francesi e nordamericane, nato il 25 agosto 1911 nella provincia di Quang Binh, quando il Vietnam era parte dell’Indocina Francese, fin da giovanissimo diventa attivista di un movimento clandestino antifrancese. Dal 1938 aderì al partito comunista dell’Indocina e due anni dopo lasciò il Paese, poco prima che questo venisse invaso dalle forze armate dei giapponesi. Scappato in Cina, incontrò Ho Chu Minh, che lo incaricò di addestrare un esercito clandestino per contrastare i giapponesi, cosa che il generale Giap fece, partendo dal nord del Vietnam, con il movimento Viet Minh. Uno dei più grandi successi strategici del generale Giap fu certamente la battaglia di Dien Bien Phu, che portò alla resa dell’esercito francese. Le milizie del generale Giap riuscirono a circondare le forze francesi scavando chilometri di trincee e portandosi dietro artiglieria pesante, senza che le forze coloniali se ne accorgessero. L’assedio del presidio fu durissimo e durò due mesi, difeso anche dalla Legione Straniera ma rimasto isolato dal resto dell’esercito francese. Dopo migliaia di morti l’esercito francese decise di arrendersi e questo fu l’inizio della fine per l’occupazione coloniale del Vietnam. Quattordici anni dopo è sempre il generale Giap a guidare l’offensiva del Tet, la famosa lunga marcia delle milizie vietnamite dal nord al sud del Paese, seguendo le mulattiere del Truong Son, conosciute oggi come il Sentiero di Ho Chi Min. L’esercito nord-vietnamnitadel generale Giap riesce a sconfiggere gli americani a Khe Sanh, espugnandone la base e causando gravi danni a Ran Son Nhut e Bien Hoa. Le pesanti reazioni americane, con i bombardamenti di villaggi e l’abbondante uso del Napalm come defogliante, causarono le prime grandi reazioni di sdegno e manifestazioni in Occidente. Il generale Giap è conosciuto per aver portato nella modernità l’antica strategia della tigre e dell’elefante, ovvero a capacità di una milizia di nascondersi nella giungla e di sfinire il nemico, magari superiore tecnicamente e numericamente, con continui attacchi di guerriglia, fino a causarne la resa, il ritiro, o la distruzione. Con la morte del generale Giap scompare un pezzo di storia del ’900, idealistica, ma soprattutto militare, una storia che, dal punto di vista dei conflitti, tutti sperano sia confinata definitivamente nei libri di storia.