E’ nell’ambito familiare che i carabinieri hanno indirizzato le loro prime attenzioni. E’ un vero giallo quello che fa da sfondo alla tragedia di Villapiana e che potrà trovare risposte più certe quando la donna superstite sarà in grado di rispondere alle domande degli investigatori.
Nel frattempo è stato fatto l’esame dello stub sia alle vittime Vincenzo e Rosa sia a Domenica Ruggiano, per accertare se possano avere sparato.
L'esame è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari per cercare di fare luce sul duplice delitto.
La Procura ha anche disposto una serie di perizie sul fucile utilizzato che riguardano le tracce di sangue trovate sull'arma e le eventuali impronte digitali.
Dalla ricostruzione, nonostante il riserbo, emerge che chi ha sparato doveva conoscere bene la famiglia, sapere che Genovese possedeva un fucile e dove lo custodiva, ed avere accesso alla casa.
Sono cinque i colpi che sono stati sparati e tutti a distanza ravvicinata. L'uomo e la ragazza sono stati uccisi con due colpi di fucile ciascuno, mentre la donna è stata ferita da una sola fucilata all'anca.
Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, Rosa potrebbe essere stata raggiunta dalla prima fucilata mentre era a letto. Ferita ad una gamba, la ragazza avrebbe provato a fuggire ma è stata raggiunta da un secondo colpo alla schiena mentre stava per raggiungere l'ingresso.
Vincenzo Genovese, invece, è stato raggiunto da due colpi, uno al torace ed uno nella zona dell'ascella ed è caduto finendo adagiato su una panchina nel giardinetto dell'abitazione
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