E’ dedicata a voi questa favola, è dedicata ai nostri piccoli e grandi lettori.. magari potete leggerla con i vostri genitori o magari anche da soli.
Buona notte cari piccoli lettori
C’era una volta in un bosco incantato,lontano dalla memoria umana,un giardino sempre verde.
Tutti i folletti allietavano le loro giornate trascorrendo le ore a godere della sua bellezza.
Fiori e frutti,prati verdi.Felicita’
Ma si sa che le cose belle attirano quelli che non le meritano.
Un giorno di calda estate un uomo con il fucile in mano scorse un folletto entrare nel giardino.
Naturalmente l’entrata non era visibile all’occhio umano,ma nel momento in cui
loro entravano si rendeva visibile.Un cacciatore solitario scopri’ il loro segreto.
Entro’ ed anche lui per un’attimo colse la bellezza e il tepore gioioso,ma duro’ davvero un’istante.
Passo’ davanti a lui un cerbiatto e senza pensarci un secondo lo uccise.
Scompiglio terrore e incredulita’ colpirono gli abitanti pacifici.
Le farfalle scapparono i fiori ebbero tremiti e morirono i folletti terrorizzati si misero al riparo.
Il cacciatore torno’ e quando arrivo’ si meraviglio’ che l’entrata fosse ben visibile.
Carico’ il fucile e cerco’ la nuova preda.
Ma un deserto era ora davanti a lui,nulla era come prima.
Anche lui ebbe una brutta sensazione,cerco’ in giro una vita ma nulla.
I folletti erano nascosti e lo spiavano cercando di non farsi vedere,ma l’udito allenato dell’intruso
li colse.
Scapparono,ma lui si fermo’ e gli disse:”Potrete mai perdonarmi?Ho distrutto il vostro
paradiso,ma non credevo che una vita da abbattere potesse creare la tanto dolore”.
I folletti come tutti sappiamo sono tanto dispettosi quanto buoni e si fermarono a parlare con lui.
Loro gli fecero vedere i cuccioli senza la loro madre languire dalla fame e dalla tristezza.
Poi con un gesto della mano fecero riapparire di nuovo il giardino tutto fiorito e con allegri animali
e felici folletti.
La bonta’ degli esseri del bosco e’ infinita e permisero al lui di entrare e godere della felicita’ di quel
luogo incantato.
Si sa che noi siamo gli esseri che non perdonano e non comprendono.
Impariamo dai dolci folletti.