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Il giardino delle belve, di Jeffery Deaver

Creato il 29 ottobre 2013 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Da Fralerighe Crime n. 9

Come quarto ed ultimo appuntamento con le opere di Jeffery Deaver, vorrei parlare del suo romanzo thriller ad ambientazione storica “Il giardino delle belve”.

Il giardino delle belve, di Jeffery Deaver
New York, 1936. L’America e il mondo intero guardano con preoccupazione all’inarrestabile ascesa di Hitler e al pericoloso espansionismo della Germania nazista. Paul Schumann, sicario d’origine tedesca, è noto all’intelligence americana per il suo lavoro al soldo di svariate famiglie criminali, ma non è un killer come gli altri: egli infatti dice di correggere gli errori di Dio uccidendo la peggior feccia che infesta la terra. In cambio dell’immunità per ogni crimine commesso, i federali chiedono a Schumann un ultimo omicidio, forse il lavoro più importante e rischioso della sua vita: perché il bersaglio è l’uomo di fiducia del Führer, Reinhard Ernst, nonché il responsabile della corsa agli armamenti del Reich. Schumann è l’uomo perfetto per svolgere questo lavoro, sia per le sue indubbie doti che per la sua conoscenza del tedesco; perciò viene inviato in Germania sotto mentite spoglie (dirà d’essere un cronista sportivo che accompagna la squadra olimpica americana a Berlino in occasione delle Olimpiadi) ed avrà soltanto quarantotto ore per eliminare il proprio bersaglio senza farsi catturare.

Allo stesso tempo, il detective Willy Khol, da non considerarsi un fana- tico nazista ma soltanto un uomo di legge, dovrà seguire la scia di sangue tra le strade di Berlino, sulle tracce di Schumann e dei corpi che la sua caccia all’uomo si è lasciata alle spalle.

Mi sembra inutile continuare ad elogiare Deaver da un punto di vista stilistico, ormai credo di aver ribadito abbastanza il concetto. Il libro è molto scorrevole soprattutto grazie al numero ridotto di pagine che compongono ogni capitolo e allo stile narrativo utilizzato, lievemente diverso da quello utilizzato per le altre opere. Bastano le prime due righe a far annusare al lettore l’aria della malavita e dei delitti degli anni ’30 in una cornice dalle tinte seppia.

Alcuni hanno giudicato il libro piuttosto inesatto dal punto di vista storico, ma la bellezza e l’accuratezza del racconto in sé dovrebbero far passare certe minuzie in secondo piano. Soprattutto se si considera che si tratta pur sempre di un romanzo e non di un saggio storico.

Il giardino delle belve, di Jeffery Deaver
Questo è uno dei libri che consiglierei a tutti di avere in libreria; chi cerca una spy-story o un buon thriller vecchio stile ha trovato il libro adatto.

Jeffery Deaver è uno scrittore, giornalista ed avvocato americano, nato nello stato dell’Illinois nel 1950. Vincitore di numerosi premi letterari, è stato più volte finalista all’Edgar Award. Noto per la sua saga su Lincoln Rhyme, Jeffery Deaver ha dato il suo contributo nella stesura di un nuovo capitolo dell’agente 007.

Christine Amberpit



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