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Il gioco delle tre carte

Creato il 16 giugno 2014 da Albix

Il gioco delle tre carteIl gioco delle tre carteTares, Tasi o Tari? Carta vince, carta perde!!! Qual’è quella giusta? Perde chi sbaglia! Attenzione alla donna di quadri!!!!

Ricordo che quando ero ragazzo, alla festa del mio paese, veniva un ciarlatano (uno dei tanti milanesi, o presunti tali,  che poi, da grande, ho ritrovato anche alla Fiera campionaria vendendo padelle, antenne portatili e ammennicoli vari).

Questo ciarlatano di cui sto parlando faceva il gioco delle tre carte sopra un banchettino mobile improvvisato e posticcio : tu dovevi puntare su una delle tre; se pescavi la donna di quadri vincevi la posta, altrimenti la vinceva lui. Chissà come e chissà perché vinceva sempre lui: solo all’inizio un suo complice vinceva la posta, giusto per attirare i polli da spennare.

Ho avuto la stessa sensazione che provavo allora, al momento di pagare la Tasi,  la Tari e l’IMU che, come il Padreterno, sono Uno e Trino; infatti le puoi chiamare anche IUC (stavo per scrivere Yuk, il dio misterioso  dei ghiacciai; o delle foreste pluviali, adesso non ricordo bene).

Dunque, riepilogando: l’anno scorso ho pagato la TARES; tra le sue voci ne figurava una che recitava, più o meno, acconto 2014; ma la Tares è stata sostituita con la Tari; quindi io dovrei scomputare l’acconto Tares pagato nel 2013 (ma in acconto del 2014) dalla somma Tari; ma nel prospetto che mi ha inviato il Comune non c’è traccia di questo scomputo; o meglio, alla voce “acconto in detrazione versato nel 2013″ corrisponde la cifra “zero”.

Ho scritto al Comune; una gentilissima e sollecita impiegata mi ha risposto; a me la risposta è sembrata proprio il gioco delle tre carte; mi ha girato e rigirato sotto gli occhi  e tra le righe le tre voci: Tares, Tari, Tasi; vi giuro che mi sono confuso.

Quando mi sono sono ripreso ho risposto all’impiegata misteriosa (nel senso che non so che viso abbia) con un sillogismo molto semplice: se io ho pagato un acconto Tares per il 2014 (nel 2013)  e la Tares è stata sostituita con la Tari, io allora  devo fruire dell’acconto pagato sotto l’impero della Tares, scomputandone la cifra pagata in acconto nel 2013 dalla somma a me richiesta dal Comune a titolo di Tari nel 2014. A meno che, ho chiosato nella mia e-mail, lei non abbia scritto “acconto Tares 2014″ ma in realtà volesse scrivere “Tares 2013″.

La misteriosa (ma gentile) impiegata si è aggrappata alla ciambella di salvataggio che io stesso le ho lanciato e mi ha risposto che sicuramente si era trattato di un “lapsus calami” (insomma, di un refuso tipografico, un errore di battitura al computer o di un lapis, come diceva Totò) e ha concluso dicendo che il mio acconto doveva certamente essere un acconto Tares 2013.

Peccato che nella lettera inviatami l’anno scorso dal Comune di Cagliari ci fosse scritto invece “Acconto Tares 2014!!!

Nel gioco delle tre carte posto in essere dai giocolieri romani, ovviamente  ben assecondati da quelli cagliaritani, c’è anche una variante: la Tasi sostituisce l’IMU.

Anche per questo ho inviato una e-mail  alla stessa casella di posta elettronica: io me la immagino, questa casella (o magari l’ambiente che ospita la postazione PC da cui mi rispondono) una specie di antro della Sibilla oppure una caverna di Alì Babà delle Mille e una Notte.

Infatti mi hanno risposto che la Tasi e l’IMU li avrei dovuto pagare in autoliquidazione!!! (sic!)

Le tre carte sono diventate di colpo quattro!!! E per di più con l’autoliquidazione!!!

Eppure vi giuro, e posso darvene le prove, che nella corrispondenza intercorsa tra me e il Comune, è stato detto che la Tasi sostituisce l’IMU!!!

Ma come nel gioco delle tre carte, io ho puntato sulla carta sbagliata. La Tares è scomparsa dal tavolo da gioco delle tre carte e in conclusione il 16 giugno (unica cosa certa dell’oscuro  vaticinio) ho pagato Tari, Tasi e IMU!!!

Chissà come andrà a finire e se avrò la forza di fare ricorso in Commissione Tributaria!?! L’ultima che sono stato lì, sono stato aggredito da uno degli avvocati dell’Agenzia delle Entrate perché nel mio ricorso c’era scritto “Commissione Tributaria di Primo Grado” al posto di “Commissione Tributaria Provinciale”! Il ricorso me lo aveva fatto il mio ex commercialista: un caro cugino che adesso è in pensione! Ma io non me la sono sentita di rimproverarlo per quell’errore formale!!!

E poi, se in Commissione trovassi qualche giudice ” milanese”  che si confonde e s’incarta a sua volta con il gioco delle tre carte bollate???

Beh, chi vivrà vedrà!!!

Un’ultima annotazione: credevo di aver finito il mio periodo di passione, come contribuente, pagando gli esosi acconti dell’11 e del 16 giugno.

Ma devo essermi confuso: non trovo la ricevuta del bollo dell’automobile che avrei dovuto pagare entro maggio!!!Mi crederanno se dico che forse l’ho  pagata? Oppure no???

Com’è che diceva il principe della risata, sollevando indignato il dito indice della mano destra??

E io pago! E io pago!!!!!


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