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Il gioco sporco del Brasile

Creato il 21 febbraio 2014 da Unaltrosguardo @maurovillone
Foto: Gent. Conc. Massimiliano Coi - Polizia in assetto da favela - Rocinha, Rio de Janeiro

Foto: Gent. Conc. Massimiliano Coi – Polizia in assetto da favela – Rocinha, Rio de Janeiro *

Il governo mondiale ormai pianifica tutto quello che vuole. In questo momento stanno sfruttando il Brasile (o per meglio dire il suo popolo ignaro e il suo meraviglioso territorio). Il gioco sporchissimo del governo brasiliano, ovviamente d’accordo con i pianificatori mondiali, è il seguente. Pompare la loro moneta, il Real, con un cambio che non sta né in cielo né in terra, al punto da indurre a chiamarlo qui “Surreal” o “Irreal”. Naturalmente il cambio fluttua a seconda del momento in cui ai padroni fa comodo importare o esportare.

La grossolana presidenta Dilma si affanna a raccontare che milioni di persone sono entrate a far parte della classe media. Ma che meraviglia! Tra poco se non vomito avrò un orgasmo. La classe media è una delle maniere in cui prendono per il culo la povera gente ignorante. Ignorante poiché invece di dare istruzione e cultura riempiono loro la testa di cazzate commerciali per cui essi non vedono l’ora di entrare nella lurida “classe media” per comprare cazzate di ogni genere che per la vera qualità della vita non servono a un accidente. Per indurli a questo, oltre a disporre di pubblicitari, servi del potere tra i migliori del mondo, fanno una politica di credito al consumo che definirei feroce. Borse a fondo perduto per i figli (come faceva Benito) più possibilità di dilazioni fino a 8 anni!!! 96 rate che quando finiranno di pagare l’automobile o qualsiasi altra puttanata sarà ormai un rottame. Intanto loro saranno inchiodati al muro da un fisso esorbitante e costretti a spaccarsi la schiena come muli tutta la vita per estinguere debiti. È uno dei sistemi principe dei ricattatori mondiali.

Nel frattempo il governo è ossessionato dall’energia. Hanno centrali atomiche, come quella (per i miei gusti troppo vicino) di Angra dos Reis che emette una strana schiuma nelle acque circostanti. Stanno devastando l’agricoltura con piantagioni intensive di canna da zucchero e soia per fare bio-carburante. Hanno anche il petrolio però. Il risultato, invece di dare carburante a buon mercato alla gente, è quello di riempire le casse dello stato e dei corrotti, visto che il prezzo al litro è altissimo a causa delle tasse governative.

Ma non basta. Nella loro bulimia energetica (singolare eh, il simbolismo? Non vi ricorda qualcosa? A me i vampiri energetici) stanno creando la cosa peggiore: centrali idroelettriche. La rovina. Devastano territori incontaminati dove gli indios vivono da secoli di pesca e raccolta in armonia con la natura. I fiumi si prosciugano, muoiono pesci e altri animali, seccano le piante. Gli indios vengono deportati…o uccisi dalla polizia militare. Accade a Belo Monte, ma anche in Amazzonia e nel Maranhao. Senza contare la deforestazione. Il Brasile, che già soffre della siccità in molte regioni, sta morendo. Ma non è tutto qui. Per reperire schiavi da usare nella devastazione del territorio fanno campagne di reclutamento per metterli al lavoro in condizioni disumane a 40 gradi di temperatura, senza servizi e infrastrutture. Ma anche gli schiavi sono tubi digerenti come la classe media: devono mangiare, cagare e dormire. Ulteriore devastazione che da lavoro alle mafie locali che sfruttano la situazione per vendere cibo schifoso, baracche orrende per dormire e pisciare. Gli schiavi e i loro padroni schifosi hanno anche altre esigenze però (Dilma e compagni, non fate finta di non sapere!), ovvero devono avere orgasmi quotidiani. La prostituzione minorile, che coinvolge bambine e bambini anche di 11 anni se non meno, sta aumentando a dismisura. Aumentano anche gli stupri e le violenze. Questo accade anche per i grandi lavori per la Coppa del Mondo e le Olimpiadi. Eventi di pace. Sì me’ cojoni. Eventi di mafia. Un giro di miliardi che, come un carro armato gigante, passa su tutto e tutti: bambini, poveracci, indios, gente onesta che viene presa per il culo da un sistema che ormai non ha più nemmeno l’ombra di un’etica.

Vengono spesi letteralmente miliardi per i Giochi, i Centri Commerciali, i consumi selvaggi. Poco o niente per cultura ed educazione. I ragazzi, e la gente in generale, delle favelas parlano un loro slang, non sanno nemmeno bene il portoghese. Per fare 20 diviso 10 un commesso che proviene da questo mondo deve usare la calcolatrice. Mentre i dirigenti di domani, figli dei ricchi, si possono permettere le scuole private (tanto agognate da Gelmini e banda in Italia) dove imparano a diventare padroni, ma schiavi del sistema anche loro, anche se non losanno, sebbene di lusso e col cervello anestetizzato anche loro. Basta sentire i discorsi di un universitario qualsiasi per rendersi conto di dove siamo arrivati con l’inettitudine.

Ma la ciliegina è proprio la polizia e i loro mandanti. Il Bope, battaglione da sommossa, la Polizia Militare e l’UP (Unità Pacificadora, sì figuriamoci, armati fino ai denti) che dovrebbero “pacificare” le favelas, sono in combutta con i feroci narcotrafficanti. Gente capace di bruciare vive o seppellire vive delle persone per uno sgarro, lavora con la polizia per spacciare droghe devastanti e mantenere la popolazione onesta (che è la maggioranza) nel terrore. Sono riprese le sparatorie alla Rocinha, la favela urbana più grande del mondo. Un mio amico mi ha comunicato l’altro giorno di aver assistito personalmente alla “esecuzione” di quattro ragazzini da parte della polizia. Accade quotidianamente. È la risposta violenta degli sbirri a chi non si conforma al sistema mafioso polizia-narcotrafficanti. A breve pubblicherò intervista (anonima perché ha giustamente paura) a un ragazzo che vive nella Rocinha.

Ma non finisce qui. La droga più devastante è il crack, molto utile e funzionale ai governi per eliminare feccia umana. Quindi va bene “produrre” bambini che un giorno consumeranno. Ma chi non si adatta meglio sterminarlo con droghe a bassissimo costo. I cracudos in attesa della morte la aspettano nelle cracolandie, le aree dove vengono radunati e controllati dalla polizia. Si aspetta che si facciano fuori da soli.

Perché notizie così dovrebbero interessare anche noi italiani? È semplice. Perché si tratta ormai di un unico sistema, nel quale quello che accade oggi in Venezuela potrà accadere domani in Brasile, ciò che accade in Brasile oggi potrà verificarsi a breve in Italia, ciò che accade in Europa potrà interessare gli Stati Uniti. Anzi, in particolare i paesi instabili del Sudamerica sono un’interessante cartina da tornasole per quanto potrà avvenire ovunque in un prossimo futuro. Siamo messi male.

Mentre accade tutto ciò i media tradizionali parlano di minchiate come i due marò, le gesta di renzusconi, sanremo, olimpiadi. Persino l’Ucraina e il Venezuela, per far vedere che i “cattivi” vengono individuati e isolati. Balle: è tutto pilotato. Anestesia totale.

Buon sonno a tutti. Io personalmente non credo di fare chissà che. Semplicemente mi piace far vedere che ho un cervello connesso e un cuore pulsante e non me ne sto berlus-chinato a 90° aspettando che qualcuno faccia i suoi porci comodi. Voi? Regolatevi di conseguenza. Se vi piace così, continuate pure a dormire, o a votare, a lagnarvi, o a pensare che tutto ciò che scrivo è il delirio di un emotivo e che presto tutto andrà a posto. Io credo che solo persone consapevoli possano essere uno scudo contro tutta questa merda, che prima o poi dovrà finire.

Mauro Villone

*Massimiliano Coi, fotografo di Milano è stato presso il ns Centro Para Ti per una proficua “residenza d’artista”



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