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Il giornalista 2.0 ai tempi di internet

Creato il 30 settembre 2012 da Sportduepuntozero

Il giornalista 2.0 ai tempi di internetVenerdì sono stato ospite del Torino Social Media Week, un’iniziativa importante che ha cercato di segnare un cambiamento della grigia immagine industriale della nostra città, riscoprendola digitale, markettara e internet oriented. Lo Sport è stato uno dei temi trattati e mi è stato richiesto di presentare brevemente (10′) il mio progetto editoriale Sport 2.0, identificato come modello nell’ambito dell’informazione locale all’avanguardia.

Al mio fianco, Alessandro Fumi, giornalista della Gazzetta dello Sport, che ci racconta come il mestiere del media sia cambiato nell’era di internet, ma soprattutto riportando un’esperienza di vita professionale al quanto allarmante: ieri i giornalisti (salvo pochi) erano strapagati e lavoravano poco…o niente: conferenze stampa, buffet gratuito a fine conferenza (fondamentale per farli venire), rilettura del comunicato stampa, riscrittura del comunicato e invio del pezzo in redazione; tutto questo per 5 giorni a settimana. Oggi il giornalista è un precario, sottopagato, che a mala pena beneficia dei rimborsi spese e che durante un evento sportivo, come nel caso di Alessandro, si fa un c….così. Twitta, Facebookka, Googleplussa, Pinteresta, Instagramma.. prepara il pezzo alla velocità della luce e in tempo reale lo manda in redazione, pronta a postarlo sul web per ricevere in pochi minuti migliaia di visualizzazioni e un servizio quanto meno eccellente.

La domanda vera è: i media sono stati ingiustamente sepolti dall’avvento di google news o si possono considerare in qualche modo responsabili? Ai bloggers l’ardua sentenza…


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