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Il giorno dei colombi, Louise Erdrich, Feltrinelli

Creato il 21 maggio 2014 da Atlantidelibri

 

Il precedente libro pubblicato da Feltrinelli, La casa tonda, vincitore del National Book Award 2012, era un giallo ed un romanzo di formazione sullo sfondo di un crimine razziale commesso in una terra di nessuno dove la giustizia degli indiani e quella del governo federale si arresta.. Secondo Philip Roth, Il giorno dei colombi è il suo capolavoro: un romanzo ricco e complesso, che ancora una volta trova la sua ambientazione nelle terre condivise da bianchi e indiani. Tutto è incentrato su un delitto commesso ad inizio Novecento, per il quale vennero ingiustamente condannati e impiccati tre ragazzi indiani, vicenda che però si apre ben presto a molte altre storie, a diversi protagonisti che come in una staffetta si passano il testimone della narrazione.  Louise Erdrich mette in scena un coro polifonico di voci, a volte discordanti sul reale andamento dei fatti, con ricordi che talvolta non coincidono, un pò come accade nella realtà. Un opera letteraria di alta qualità!

 

Louise Erdrich

Louise Erdrich (Photo credit: americanlibraries)

Il giorno dei colombi, Louise Erdrich, Feltrinelli
Traduzione Mantovani V.
L’ambiente è quello descritto così bene da Louise Erdrich ne “La casa tonda” e nei suoi romanzi precedenti: le riserve indiane degli stati settentrionali americani, quelli al confine con il Canada, in questo caso il North Dakota. Qui il romanzo si apre, all’inizio del Novecento, con la breve descrizione di una strage. Qualcuno ha sterminato una famiglia, lasciando viva, aggrappata alle sbarre del lettino, solo una bambina. Questo delitto, mai risolto nel corso degli anni, sarà soltanto la prima di una lunga serie di vicende, drammatiche e comiche in giusta proporzione, che ci verranno raccontate di volta in volta da Evelina Harp, controfigura dell’autrice tra infanzia e adolescenza; da suo nonno, il vecchissimo Mooshum, grande affabulatore di aneddoti e “tall stories” nella tradizione pellerossa; e dal giudice Antone Bazil Coutts, un sanguemisto che dopo aver diretto per anni un cimitero occupa lo scranno di magistrato delegato a dirimere piccole controversie secondo le leggi tribali in vigore.

 

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