Il giorno di Santo Stefano

Il 26 Dicembre, giorno successivo alla festività cristiana del Natale, è il giorno di Santo Stefano.

Per questo giorno festivo è stato scelto proprio Santo Stefano, in quanto è il primo martire; inoltre, per i giorni che seguono la nascita di Gesù, la Chiesa ha deciso di porre dei santi che la cui vita fosse strettamente collegata alle vicende reali del figlio di Dio. Santo Stefano, è il protomartire, ossia il primo cristiano perseguitato ed ammazzato per la sua religione; è un comites christi, perché in vita ha diffuso e testimoniato la parola del Signore.

Stefano, nato ebreo, in vita è stato un Diacono della comunità cristiana, infatti aveva il compito di aiutare gli Apostoli nella diffusione della religione; il protomartire cercava soprattutto il contatto con le persone alle quale spiegava la grandezza di Dio e del cristianesimo. Il suo martirio si è consumato nel 36 d.C. a Gerusalemme in uno spazio nel quale è stata poi edificata la chiesa di Saint Etienne. La morte di Santo Stefano è avvenuta in presenza del futuro San Paolo, il quale tempo dopo riprende lo spirito della predicazione di Santo Stefano.

Dopo la sua morte, alcune persecuzioni spinsero gli apostoli a lasciare la città e a vagare per il mondo predicando e facendo conoscere il Vangelo.

La devozione a questo Santo è piuttosto antica e radicata, tanto da spingere il nostro governo a trasformarlo in un giorno festivo. Fra e motivazioni che hanno portato a questa decisione, certamente anche la volontà di rendere più solenne il giorno di Natale, infatti non si tratta di una data di precetto.

La tradizione di festeggiare il 26 Dicembre, è comune anche ad altri Paesi come la Francia e la Germania; il suo culto è riconosciuto anche dalla Chiesa ortodossa.

La tradizione vuole che a Santo Stefano ci si riunisca a casa di parenti o amici e che dopo il pranzo, si giochi a tombola o a carte; molti si recano al cinema o nei centri storici per ammirare gli alberi, i presepi o assistere a manifestazioni tipiche del Natale.