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Il Governo continua a fare danni

Creato il 15 dicembre 2010 da Lalternativa

Il pesante bilancio dei danni dopo lo Tsunami del Governo, ammonta a circa 450 mila euro secondo l’Ama (l’azienda municipale ambiente) e coinvolge 40 feriti manifestanti e 50 agenti.
Un’onda di protesta da Nord a Sud che partita da studenti e ricercatori contro il ddl di riforma del sistema universitario, all’esame del Parlamento, ha arruolato il malcontento e le rivendicazioni di altre categorie. E così a fianco degli universitari hanno marciato a Roma i lavoratori precari, i terremotati dell’Aquila, gli abitanti di Terzigno esasperati da un’emergenza rifiuti che é diventata normalità in quelle zone. A Milano le vetrine della sede del Pdl in viale Monza sono state tempestate dal lancio di uova e vernice da parte di un gruppo di studenti mentre altri manifestanti hanno fatto un blitz a Piazza Affari esponendo uno striscione con l’imperativa scritta “Siete un’accozzaglia di affaristi razzisti, dovete darci il denaro”; alcune secchiate di vernice verde e fumogeni sono stati lanciate anche contro la filiale di Banca Mediolanum; il vice sindaco Riccardo De Corato ha quantificato in almeno 200 mila euro i danni provocati in città dai manifestanti. A Torino alcune migliaia di studenti delle scuole superiori e delle università hanno sfilato per le vie del centro; un presidio di ricercatori e professori dell’Università e del Politecnico ha stazionato davanti a palazzo Carignano, sede del primo Parlamento italiano, mentre altri manifestanti hanno occupato i binari della stazione di Porta Nuova, dopo aver effettuato un lancio di uova, pietre e fumogeni contro una sede del Pdl. A Genova un corteo di circa 500 studenti, dopo aver percorso le strade limitrofe agli scali dei traghetti, ha occupato il varco portuale di Ponte Etiopia al porto di Sampierdarena e viale Canepa mentre a Venezia la protesta è salita sul Ponte di Rialto. Momenti di tensione a Modena: alla manifestazione autorizzata si è aggiunta quella dei centri sociali tra cui il Guernica di Modena, con qualche centinaia di giovani che già in stazione hanno tentato di occupare i binari. Blocchi del traffico a intermittenza, sotto le due torri, a Bologna. Tre cortei di studenti a Palermo per il terzo “Blocchiamo tutto day”; paralizzato il capoluogo siciliano dove ricercatori e docenti ha bloccato il rettorato e gruppi di manifestanti hanno occupato i binari della stazione, la pista dell’aeroporto e il porto. A Cagliari si è concluso con un grande happening in piazza del Carmine la manifestazione degli studenti universitari e delle superiori alla quale hanno preso parte anche delegazioni di operai in lotta per la conservazione del posti di lavoro e i pastori del Movimento sardo con le caratteristiche bandiere gialle e azzurre. Cortei anche a Bari, dove due cortei hanno attraversato la città all’insegna dello slogan “Voi bloccate il nostro futuro, noi blocchiamo la città”, a Catania, Messina, Trieste. Occupati i rettorati alla Federico II di Napoli e nell’ateneo fiorentino. A Siena uno striscione con la scritta “Sì alla scuola, no alla guerra” è stato esposto per circa dieci minuti dalla sommità della Torre del Mangia, in piazza del Campo. Lo svincolo di Cosenza nord dell’ autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria è stato bloccato da un gruppo di studenti dell’ Università della Calabria. E pure all’estero il dissenso contro la riforma degli atenei promossa dal Ministro Gelmini si è fatto sentire: a Parigi una cinquantina di ragazzi italiani ha manifestato nei pressi del consolato d’Italia.


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