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«Il Governo demolisce la sanità!» Falso allarme, compagni. È Monti, mica Berlusconi. La sta solo riformando

Creato il 03 dicembre 2011 da Iljester

«Il Governo demolisce la sanità!» Falso allarme, compagni. È Monti, mica Berlusconi. La sta solo riformando

Fosse stato il Governo Berlusconi a prendere la decisione bastarda di tagliare il Fondo Sanitario Nazionale (e cioè il portafoglio dell’assistenza sanitaria pubblica) di 2,5 miliardi di euro, apriti cielo. Sarebbe sceso giù il Paradiso e si sarebbe scatenato l’Inferno. Berlusconi vuole demolire la sanità, la vuole privatizzare. Vuole favorire le cliniche private. Insomma, la solita marea di cazzate sinistre buone per agganciare gli allocchi e riempire di bile il fegato dei gonzi. Ma a tagliare la sanità c’è il Governo Monti, e i compagni sono tutti felici ed elettrizzati per questa “straordinaria” (straordinaria?) capacità del Governo tecnico di combattere la crisi. Basta vederli i tristi figuri della sinistra nostrana, tutti pronti a mettere il culetto del popolo a disposizione del primo governo tecnico che passa il convento quirinalizio, pur di poter mettere le mani in pasta.
E certamente non mi convincono i “mugugni” che provengono dal Partito Democratico e nemmeno mi convincono i “distinguo” del sindacato rosso. Per me, questi sono stafelici della marea di tasse che stanno per piombarci addosso, perché fondamentalmente alla sinistra non gli frega un cappero del portafogli della gente. Alla sinistra di potere politico e sindacale interessa semplicemente mantenere l’illusione dell’equità e l’egemonia sulle classi sociali più disadattate e sul mondo del lavoro. E l’unico pericolo a questo consenso egemonico non è il Governo tecnico, irresponsabile politicamente, ma è la destra, capace di rappresentare le istanze moderniste e riformatrici della nostra società.
Ma la sforbiciata al Fondo Sanitario Nazionale non è l’unica delle “fantasmagoriche” riforme del Governo non eletto da nessuno e sponsorizzato, tra gli altri, dalla sinistra. Prendiamo per esempio l’obbligo di pagare con moneta elettronica gli acquisti pari o superiori ai 500,00 euro. Bella roba, vero? Praticamente, di questa misura godranno le banche che così potranno guadagnare ancor di più sul sudore della gente. Ma dite, voi ce lo vedreste un pensionato a farsi un conto corrente alla posta o in banca? E vi immaginate un padre che per fare un regalo al figlio deve fargli un bonifico?
Robe assurde. Robe da sinistra travestita da Governo tecnico con una marea di conflitti di interesse. Altroché! E passiamo all’ICI. La peggiore porcata della storia della nostra Repubblica. Altro che anomalia tutta italiana. È anormale che una persona paghi un affitto annuo sulla casa in cui vive! Altroché! L’ICI potrebbe starci sulle seconde e terze case. Sui terreni incolti. Insomma, su tutti quei patrimoni che hanno il solo scopo di far cassa o di costituire un investimento lucrativo (se proprio dobbiamo essere bastardi e tassare la proprietà privata), ma sulla casa in cui una persona vive… È una tassa iniqua, ingiusta e persino incostituzionale, se si guarda al diritto delle persone ad avere un tetto in cui vivere. Per non parlare poi delle imposte satellite (come RES e IMU), in via di rivisitazione e/o introduzione per la gioia dei nostri sudati e già scarni redditi.
Ma andiamo oltre. La riforma delle pensioni. Il sistema contributivo è fondamentale, e sul punto non ci piove. Ma dovevamo aspettare Monti per ritenerlo giusto? No. Perché quando lo propose un Governo politico, e dunque pienamente legittimato dalle elezioni, e cioè il Governo Berlusconi, per poco non esplodeva la rivoluzione. Certo, non se ne fece nulla per colpa della Lega, ma a ben vedere, se la Lega avesse pure acconsentito, probabilmente oggi i sindacastri avrebbero protestato e la sinistra avrebbe denunciato il tutto come un tentativo di demolire lo Stato sociale. E invece, guardateli oggi, tutti possibilisti gli ipocriti compagni. Qualcuno – vedi la Camusso – fa finta di lamentarsi, altri fingono di volerci vedere chiaro (Bersani), ma tutti – ne sono convinto – sono d’accordo con l’idea che le pensioni devono essere riformate. Si lavorerà sino ai settantanni, e cioè fino alla tomba o quasi. Grazie ai privilegi e alle porcate sociali che fecero in passato proprio i sindacati e la sinistra. Son loro, infatti, che dobbiamo ringraziare se oggi i giovani hanno scarse prospettive previdenziali e dovranno lavorare da ergastolani se vorranno uno straccio di assistenza nella vecchiaia.
In ogni caso, le misure “lacrime e sangue” non sono finite qui. È probabile che ce ne siano delle altre… a sorpresa. L’IVA per esempio (che deprimerà i consumi e dunque la produttività). Seppure si dice in giro che non verrà toccata, dubito che resterà vergine per molto (in verità era già stata aumentata di un punto percentuale con la manovra estiva). Si parla di un suo aumento dal 21 al 23%. E tornando alla sanità, addirittura ci sarà un riallineamento dei ticket sanitari, ovviamente al rialzo. Infine, l’IRPEF. Aumenterà per i redditi sopra i 55 mila euro. E sul punto ho poco da lamentarmi, ma è davvero una goccia nel mare delle iniquità che verranno varate da questo governo pseudo-democratico, il quale peraltro non ha messo a punto alcuna misura di crescita. Ah, ma compagni, mica è il Governo Berluscone. Vietato criticare!

Fonte: Libero

 

di Martino © 2011 Il Jester 


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