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Il governo e il giro d’Italia

Creato il 29 aprile 2013 da 19stefano55

E’ un paragone che sembrerà strambalato , ne voglio soffermarmi socialmente sul gesto di uno squilibrato , anche temporaneo, che semmai ci dovrebbe far riflettere sull’uso e abuso delle armi (allora anche i film, i giochi violenti, possono far perdere la percezione dell’uccidere “realmente”).

Il ciclismo è malato, anche se quando guardiamo i ciclisti siamo tutt’uno con i loro sforzi e il primo è il primo. Allora il 3 maggio si riparte, da Napoli e quest’anno si arriva a Brescia. Un cambiamento notevole , di solito si arrivava a Milano.

La Rai si riprende le immagini e quindi il Giro diventa un momento di socialità a valore pubblico. Se fosse un Giro diverso, dove l’impegno, gli allenamenti, il gioco di squadra e l’esser campioni determinasse il tifo, la passione, il rispetto del più bravo , potremmo essere orgogliosi delle 170 tv collegate perché oltre ad ammirare i nostri paesaggi, l’arte, i piatti e la gente sana per le strade daremmo un’immagine di una società viva.

Ecco il dott. Letta da gregario affidabilissimo e quindi conoscitore della pazienza e fatica del crescere può far nascere il tifo della gente sana e di dar voglia a riprendersi. Se il doping o chi vuole barare dovrà rassegnarsi alla sconfitta allora votare potrà diventare una scelta consapevole, sofferta ma varia e sempre piena di rispetto per l’esito.

Un bel giro e non il solito giro. Forza giovani !

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