“Dobbiamo dire ai nostri giovani che se non sei ancora laureato a 28 anni, sei uno sfigato”.
Michel Martone (viceministro del Welfare)I giovani “sono fermi, come struttura mentale, al posto fisso, nella stessa città e magari accanto a mamma e papà”
(Annamaria Cancellieri, Ministro dell’Interno)L’articolo 18 ha determinato “un terribile apartheid nel mercato del lavoro tra chi è già dentro e chi, giovane, fa fatica ad entrare”
(Mario Monti, Premier)I giovani però devono “abituarsi all’idea di non avere più il posto fisso a vita: che monotonia”
(Mario Monti, Premier)
“il governo sta cercando di livellare le tutele su tutti i lavoratori, spalmandole in modo che non ci siano più fasce troppo garantite ed altre troppo poco”
(Elsa Fornero, Ministro del Welfare)“Non ci si può più permettere un posto fisso a vita”
(Elsa Fornero, Ministro del Welfare)
Non passa giorno che un membro dell’esecutivo non se ne esca con una frase ad effetto contro i diritti dei lavoratori. Il messaggio è chiaro oramai. Instillare nella mente delle persone che la Riforma ‘ammazza’ lavoro è ineludibile.
Niente da fare, questo Governo, dopo aver usato la mannaia sulle pensioni sta per ‘uccidere’ il futuro di tanti giovani togliendo le tutele che sino ad ora erano considerate ‘la normalità’. Ora i dipendenti con i diritti vengono etichettati come ‘troppo garantiti’.
Invece di procedere a tagliare dove serve, a razionalizzare le risorse pubbliche, ad eliminare gli sprechi, a togliere i VERI privilegi, il Governo Monti si appresta a segare lo Stato Sociale. Magari con i voti del PD.