Il Governo Monti quanto durerà? La risposta del sondaggio è chiara: fino a primavera

Il Governo Monti quanto durerà? La risposta del sondaggio è chiara: fino a primavera >>ANSA/NAPOLITANO,A BREVE NUOVO GOVERNO, MONTI IN POLE PER TECNICO" />>>ANSA/NAPOLITANO,A BREVE NUOVO GOVERNO, MONTI IN POLE PER TECNICO" />>>ANSA/NAPOLITANO,A BREVE NUOVO GOVERNO, MONTI IN POLE PER TECNICO" />

>>ANSA/NAPOLITANO,A BREVE NUOVO GOVERNO, MONTI IN POLE PER TECNICO" height="300" width="294" alt="" class="alignleft size-medium wp-image-12529" />Ogni tanto mi diletto a fare dei piccoli sondaggi. Per carità, nulla di veramente scientifico. Semplicemente un paio di domandine sul blog alle quali i lettori possono tranquillamente rispondere, scegliendo la risposta che ritengono più opportuna.
Ecco dunque la domanda a cui dedico questo post: «Quanto durerà Monti?» Le alternative sono state diverse (le potete leggere alla fine di questo post), ma la risposta che è andata per la maggiore è quella che io ritengo più plausibile: fino a questa primavera 2012.
Sul punto ho davvero pochi dubbi, anche perché i mal di pancia nei partiti sono ben più forti di quello che suggeriscono i vari organi di informazione nazionale. Soprattutto dopo i salassi di questa manovra finanziaria ai quali – dubito – seguiranno riforme strutturali e meglio ancora i benedetti tagli alla casta e agli sprechi. Anche perché l’obiettivo è stato raggiunto: far pagare il debito delle banche e dello Stato, le porcate degli speculatori, agli italiani, che sono stati pure defraudati del proprio voto pur di affibbiare loro i sacrifici necessari per risanare uno Stato in perenne fallimento.
Ma, esaurito il compito… la “salvifica” missione, Monti dovrà lasciare Palazzo Chigi, e dovrà restituire le chiavi alla politica. Che ovviamente farà di tutto per far dimenticare agli italiani che sono stati proprio i partiti – e in particolar modo il Partito Democratico – a (s)venderci alla finanza internazionale pur di liberarsi di Berlusconi. E certo, ora conta poco che Bersani faccia la voce grossa contro la proposta della Fornero di modificare l’articolo 18 Stat. Lav. Non conta un fico secco, se poi il PD ha votato – con il PDL – una manovra vergognosa, ignobile il cui unico effetto è (ormai è assodato) sarà solo quello di farci entrare in piena recessione. Così oltre il danno la beffa: non solo ci sarà meno lavoro, ma dovremo pagare più tasse su quel poco che riusciremo a svolgere.
Una bella fregatura che solo gli italioti potevano inventarsi. Certo è che noi non siamo né come gli spagnoli, che hanno mandato a fare in culo i governi tecnici e la crisi, né l’Islanda, la quale addirittura ha incriminato i banchieri come i veri responsabili della crisi e ha dichiarato che non pagherà quello che ha definito “debito detestabile”, e cioè quel debito che produce solo effetti negativi sull’economia nazionale senza alcun apporto positivo al benessere collettivo.
Noi, piuttosto, siamo i soliti fessi in mano ai soliti furbi. I fessi pagano, i furbi comandano, pontificano, si arricchiscono alle nostre spalle e ci fottono allegramente e con gusto ogni giorno senza che noi se ne renda conto. E se anche ce ne rendiamo conto, non facciamo null’altro che lagnarci e alzare le spalle, rassegnarci stoicamente a subire le sanguisughe e i parassiti della finanza, della evasione fiscale, della malavita e dello Stato sprecone. Fossimo un altro popolo, probabilmente avremmo già mandato in pensione il caro Napolitano, i cari Bersani e gli ipocriti della sinistra comunista, i faccendieri della politica e in generale chi sul disagio sociale, sui problemi della gente e sulla crisi vive, prolifica e guadagna posizioni di rendita e di potere. Ma, come ho detto più su, siamo italioti: non sia mai che il colpaccio di fortuna, la possibilità di entrare a far parte degli eletti e dei privilegiati non capiti a noi o a un nostro caro, perché dunque privarci dell’occasione, mandando tutto a puttane?
Eccovi comunque il risultato del sondaggio.