Il Governo stoppa il nucleare: trucco anti-quorum?

Il governo frena sul nucleare, rassicurando i suoi elettori e i cittadini tutti, promettendo di compiere ulteriori indagini scientifiche prima di riportare il nucleare in Italia.
Tutto questo è molto strano.
E' strano perchè l'allora ministro dello sviluppo Economico, Claudio Scajola, era certo che il nucleare si sarebbe fatto, tanto da esporsi dichiarando che si sarebbe posata la prima pietra della prima centrale nucleare prima della fine della legislatura.
Potrebbe essere una conseguenza di Fukushima? E' strano comunque, visto che nei giorni successivi al disastro giapponese, numerosi esponenti del governo avevano fatto a gara per chiarire che Giappone e Italia erano due paesi estremamente diversi e che quindi non c'era bisogno di allarmarsi o di riconsiderare la posizione sul nucleare.
Quindi cosa è successo?
Questa è la mie personalissima opinione:
Subito dopo il disastro nipponico il governo tenta di rassicurare i cittadini, si è esposto molto sul tema energetico e non vuole fare marcia indietro.
Il tentativo non funziona, l'opinione pubblica è scossa dalle immagini della tragedia e la paura di avere la stessa situazione sul suolo italico spinge molti che si sarebbero astenuti a prendere in considerazione l'idea di andare a votare il referendum del 12-13 Giugno (referendum in cui appunto vi è il quesito sull'abrogazione del nucleare in Italia)
Panico nel governo. Ora è probabile che il referendum raggiunga il quorum e c'è il terrore che un'altra legge contenuta nel referendum venga abrogata, ovvero quella sul legittimo impedimento.
Cosa fare? La soluzione è sacrificare l"Importantissimo" nucleare per salvare la legge ad personam, sperando che il dietrofront sulle centrali basti a far passare agli elettori la voglia di andare a votare.
Motivo in più per recarsi alle urne il 12-13 Giugno, oltretutto voglio ricordarvi che la legge sul nucleare non è stata abrogata, bensì semplicemente sospesa. Vogliamo scommettere che tra 5-6 mesi torneranno ad attuarla?