Se (il potere che oggi ci si presenta con la faccia di) Berlusconi si trova in difficoltà, è chiaro che una delle sue priorità sia quella di ricompattare le forze che tradizionalmente lo hanno sostenuto: lo scopo del potere, l’unico, è perpetuare sé stesso. Così una delle forze alle quali è naturale rivolgersi è la Chiesa cattolica romana la quale, fin qui, ha trovato in Forza Italia prima e nel PdL poi le garanzie che la religione ottenesse rilevanza pubblica – dove “pubblica” sta per essere vincolante anche per chi religioso non è. Che le convinzioni religiose abbiano legittimità e spazio solo nella vita privata del singolo – come vorrebbe il «subdolo laicismo» – è un pericolo, secondo Ratzinger, talmente grave da essere paragonabile solo al fanatismo violento.
A un appello così ghiotto i berluscones rispondono. Ecco due esempi:
![Roberto Formigoni Il Grande Scambio](http://m2.paperblog.com/i/20/200405/il-grande-scambio-L-eF_cgv.jpeg)
![Eugenia Roccella Il Grande Scambio](http://m2.paperblog.com/i/20/200405/il-grande-scambio-L-4wIr2K.jpeg)
Anche se le fattispecie sono diverse, l’attacco che il governo sferra in omaggio alla chiesa cattolica è, come osserva Medea, perfettamente unitario: limitare l’autodeterminazione degli individui da un lato, in cambio di sostegno politico dall’altro. È il sordido baratto del potere con il potere che vede noi individui e i nostri diritti civili come carta moneta.
È ciò che Chiara Saraceno definiva qualche tempo fa il “Grande Scambio”:
«Non è chiaro chi uscirà vincitore dalla complessa partita che si sta giocando nel rapporto Stato (o meglio governo) e Chiesa cattolica in queste settimane, tra minacce, aggressioni, ricatti e promesse. [...] Se non è chiaro chi e come vincerà, è chiaro chi perderà: noi cittadini. Perché la merce che i nostri governanti (e coloro che aspirano a sostituirli) sono disposti a scambiare in cambio della benevolenza della Chiesa è la nostra libertà non solo di opinione, ma di comportamento su questioni rilevanti per la nostra vita e per il senso che le attribuiamo: che tipo di coppia fare, se e quando fare figli e se accettare di portare a termine una gravidanza non desiderata, come essere curati e come essere accompagnati alla morte (ovvero lasciati andare) quando ogni cura non è più possibile».