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Il Grillo stra-parlante

Creato il 04 dicembre 2013 da Molipier @pier78

Il Grillo stra-parlante

Scritto da: Ivan Lagrosa 

 

Il mio interesse nei confronti di Beppe Grillo è direttamente proporzionale al livello di insensatezza delle sue affermazioni. Più le sue affermazioni sono prive di senso più attira la mia attenzione. C’è da notare che l’alternativa non è rappresentata da affermazioni sensate ma dalla totale assenza di affermazioni, che tradotto significa che, quando parla, le spara grosse.

 

Ci eravamo già occupati della questioneimpeachment (qui l’articolo). Se prima era solo una delle tante proposte campate in aria (termine tecnico), ora, a quanto pare, il comico intende aprire formalmente l’iter della messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica.  Staremo a vedere.

Nel frattempo possiamo intrattenerci con altre affermazioni molto interessanti.

Qualche settimana fa, durante un comizio per le elezioni in Basilicata, dove non per niente il M5S ha ottenuto percentuali bassissime, il comico proponeva di abolire tutte le tasse sulle persone (vedi Irpef) e tassare quindi solamente attraverso imposte indirette (vedi IVA) molto alte. Bene.

Tolto qualche comico miliardario, la maggior parte delle persone, il ceto medio e soprattutto basso, riesce a risparmiare circa il 10% del reddito e in tempi di crisi ancora meno. Tutto il resto va in consumi. Le persone ricche, dal canto opposto, spendono invece in consumi una minima parte del loro reddito/rendita, benché siano comunque tanti soldi. In sostanza questo provvedimento fantascientifico penalizzerebbe i ceti medio-bassi, quelli che spendono di più in proporzione al reddito.

L’altro cavallo di battaglia di Beppe Grillo è la rinegoziazione del debito pubblico. Per supportare questa proposta, durante l’ultimo V-day, ha esclamato che l’Equador è riuscito in questa impresa: ha rinegoziato ben 3,5mld, l’8% del suo Pil. 

Il problema è che noi dovremmo rinegoziarne duemila miliardi, il 133% del Pil, facendo andare in bancarotta le banche di mezzo mondo. Mors tua vita mea? Mica tanto. Senza poter successivamente ricorrere al debito (chi ce lo concederebbe più?) anche il nostro paese andrebbe presto in fallimento.

Restando nell’ambito del V-day, Grillo ha espressamente detto che vuole abolire il divieto di vincolo di mandato e il divieto di mandato operativo per i Parlamentari, entrambi previsti dalla nostra Costituzione. In pratica o il Parlamentare fa quello che dice il partito o va a casa; o fa quello previsto dal programma per cui è stato eletto o gli elettori lo possono, di nuovo, mandare a casa.

Il primo punto (vincolo di mandato), forse Grillo lo ignora, ricorda tanto lo Stato fascista, in cui i Parlamentari non avevano la possibilità di votare in modo autonomo rispetto al partito. Il secondo punto è invece irrealistico. Come si può pensare che un programma elettorale possa prevedere tutti i fatti che si verranno a verificare nel corso di una legislatura? Se cambiassero le circostanze, non sarebbe opportuno che cambiasse anche il programma? È anche irrealistico pensare che ogni singola proposta venga prima sottoposta al parere degli elettori. La nostra è una democrazia rappresentativa, non una polis greca.

Concludendo, non voglio pensare che Grillo non sappia quanto le sue pseudo-proposte siano irrealizzabili. Lo sa, e proprio per questo le cavalca. Perché, in fondo, se una proposta riesce a provocare un applauso della folla, lui ha raggiunto il suo scopo.

“In alto i cuori”. 


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