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Il Grinta - La mia pseudorecensione

Creato il 27 febbraio 2011 da Pkiara

 Il western non è esattamente il mio genere di film. I fratelli Coen (Joel David ed Ethan Jesse) sono quasi i miei registi preferiti. Come ben sapete, Matt Damon non lo posso soffrire. Jeff Bridges è un bel tipo. Mescolate bene questi quattro ingredienti e potrete già capire cosa ne penso de: Il Grinta. Se, invece, non avete capito, ve lo racconto in poche parole: il western non è il genere di film che preferisco, di conseguenza non ho sempre amato “Il Grinta”. Per fortuna, non si tratta di un western convenzionale, perché s’inserisce l’elemento femminile che – di solito – non è presente. L’elemento femminile ha quattordici anni, la lingua lunga, un bel faccino e vuole vendicare la morte del padre per mano di tale Tom Cheney, impostore (interpretato da Josh Brolin). Lo fa ingaggiando il bel tipo Jeff Bridges, vicesceriffo, ubriacone, con un occhio solo. Disdegna, almeno all’inizio, l’aiuto di Matt Damon, anche lei incapace di sopportarlo. La regia è sempre ottima e la storia bella: l’onestà, l’amicizia, il senso dell’onore guidano le gesta dei tre protagonisti. Alcune scene avrei preferito non vederle e, di tutti i film dei fratelli Coen, questo è l’unico che non rivedrei. Nonostante questo, corre l’obbligo di dire che è un buon film.
 


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