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Il Grinta Paperoga vs. la Banda dei 4 Pischelli

Creato il 01 marzo 2011 da Paperoga

Il Grinta Paperoga vs. la Banda dei 4 Pischelli

Ammetto che me la sono un po’ cercata. Non si va al cinema di sabato alle 7 di sera in un Multisala. Ho fatto una cazzata, d’accordo. Però diamine, chi se lo aspettava che a vedere un film dei Coen e per di più a vedere un western vecchio stampo, genere demodè per vecchi bacucchi, ci fossero una nidiata di ragazzini con ancora tracce di latte materno sulle labbra?

Quando sono entrato in sala e mi sono immesso nella fila assegnata, ho visto un quadro di puro orrore stamparmisi sul viso: dietro di me ci sarebbero stati 6 ragazzini la cui età sommata avrebbe a fatica raggiunto la mia. Pieni di bidoni di pop-corn, hanno già provveduto a sporcare la sala come un veglione di carnevale. Ho già capito che sarà una lunga e dura serata…Davanti a me si parano invece una flottiglia di ragazzine di pari età, meno rumorose ma ugualmente fastidiose e con un tono di voce insopportabilmente alto.

Ma io in fin dei conti sono un tipo burbero ma tollerante. La mia regola al cinema è: finchè il film non comincia, in sala la gente può ancora darsi all’indecenza. Durante la pubblicità o i trailers ai miei compagni di sala è concesso parlare, stiracchiarsi, persino petare. Ma quando il film inizia, il Grinta Paperoga non concede pietà. E siccome so già che sarà difficile tenere a bada una banda di ragazzetti di cui è appena riconoscibile il sesso, è bene imporsi già da subito, anche perchè sin dalla prima scena stanno già autodemolendo la loro già zoppicante dignità. Ecco dunque che al terzo-quarto commento a voce urlante dopo manco 30 secondi di film, mi giro verso di loro in modo fermo e gli avverto come farebbe uno zio amorevole con un perentorio “STIAMO GIA’ COMINCIANDO A ROMPERE I COGLIONI?” Vedo i loro volti farsi seriosi, e un signore vicino a me, che si stava lamentando col solito modo timoroso, come se tutti i gruppetti di ragazzini fossero potenziali baby gang, mi guarda inorridito, come se non ci si possa rivolgere a dei 15enni in questo modo. Potrei fargli notare che, se non ci fosse il codice penale di mezzo, ci sarebbero ben altri modi per rapportarsi a questi giovani candidati all’idiozia, ma preferisco concentrarmi sul film. 

Devo ammettere che per buona parte del film la mia minaccia preventiva funziona abbastanza bene. Ok, non esageriamo, stanno rompendo il cazzo nel solito modo sgraziato e immeritevole della loro stessa giovinezza, ma devo essere realista: non si possono zittire sei maleducati quattordicenni al cinema, così come non si può zittire un branco di bertucce in uno zoo. Davanti a me, poi, le ragazzette commentano a voce alta tutto quel che succede. Dopo averle cortesemente invitate al silenzio con uno “shhh” che le fa alzare dalla sedia,  ad ogni commento stridulo ad alta voce comincio a tirare calci alla sedia davanti a me. Ogni volta che sferro un poderoso calcio da mulo la ragazzina sussulta, si tace, ma poi dopo qualche minuto riprende.

Cristo santo, è il film che attendevo da mesi, io, amante del western, dei Coen e di Jeff Bridges arrotolati assieme, e devo farmi il sangue acido a causa di una decina di marmocchi che hanno palesemente sbagliato sala. Magari i biglietti per i manuali d’amore o per le femmine contro i maschi o per qualche altro indegno tentativo di fare cinema italiano erano finiti, e si sono fiondati sul primo film non esaurito…

Ad un certo punto il film si fa trascinante, davvero bello. Ma i ragazzini potrebbero avere davanti anche un film con Ceccherini e De Sica, per loro non farebbe alcuna differenza. Ad un certo punto cominciano a gridare, così, senza più freni. E’ l’ora per il Grinta di ristabilire la giustizia in sala. Ho in mano il solito giornale di recensioni che ti danno all’entrata del cinema. Lo arrotolo, mi volto, e lo tiro sul ragazzetto più indemoniato dai suoi stessi ormoni. La banda dei Marmocchi sgrana gli occhi e si ammutolisce. Il signore vicino a me mi guarda come se fossi Satana in persona. Io non me ne curo, e accompagno il mio gesto con uno sguardo fisso sulla banda, come un vero duro. Rimarranno zitti per i prossimi 15 minuti, giusto per farmi finire il film in santa pace.

All’apparire dei titoli di coda, giusto per evitare che gli sbarbatelli commettano gesti ingenui e autolesionisti, mi alzo in piedi e comincio a fissarli mentre escono.Mi guardano, ridacchiano nervosi, ma di ritirarmi il giornale non ci pensano proprio. “E vi è andata pure bene” dico io senza che mi possano ormai sentire. I loro posti sono ridotti ad uno schifo, pieni di pop-corn e coca cola gettati a caso. Gli è proprio andata bene, si.

Se un mio ipotetico figlio divenisse anche solo la metà di quelle strane forme umane che si agitavano in sala, per quanto mi riguarda si può emancipare a 15 anni ed andare via di casa a calci.

Per voi forse sono troppo duro. Ma il Grinta mi darebbe ragione, strizzandomi il suo unico occhio buono, e dandoci dentro con una bella sorsata di torcibudella.



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