Impazzendo dietro al contest sull’impiattamento mi sono imbattuta in una fotografia illuminante…dello chef Moreno Cedroni un mojito alla lavanda
sono rimasta folgorata per un altro contest, quello di Alice RICETTE A REGOLA D’ARTE… dopo Mondrian stavolta avevo le idee chiare…una produzione tutta mia…nata dai miei pensieri fluttuanti …dalle mie sensazioni…
finalmente sapevo cosa fare…. qualcosa di circolare…rotondo…perfetto
un labirinto…la lavanda…due parole chiave che mi hanno innescato una reazione chimica
Mi sono lanciata in un brainstorming puro… di idee a catena ….
Quella forma circolare di burro di arachidi mi aveva letteralmente catturata…
Molto probabilmente Cedroni aveva cercato la forma circolare per pura estetica del piatto …un percorso fine a se stesso
io volevo un percorso che portasse ad un obiettivo….ad un fine… ed infine ad una coccola per l’anima…
Partendo dall’idea della circolarità sono arrivata al simbolo del Labirinto: il labirinto infatti e’ un archetipo fondamentale della storia umana
L’immagine del Labirinto rimanda nell’immediatezza ad un percorso intricato e difficile da superare, ma può rivestirsi anche di un fascino particolare se lo si intende come sfida all’intelligenza umana che si mette alla prova nel tentare di trovare una via d’uscita.
Come sapete io vivo a Lucca e qui nel Medioevo arrivavano molti pellegrini per rendere grazia al Volto Santo e come tappa del pellegrinaggio a Roma sulla Via Francigena. Tutti questi pellegrini facevano centinaia, a volte anche un migliaio, di chilometri a piedi per arrivare a Roma e salvare la propria anima. Sempre qui ci fu la partenza della prima Crociata nel 1096 alla presenza del Papa Urbano II e Matilde di Canossa dove i francesi si unirono ai pellegrini/cavalieri italiani e lucchesi, cosi come riportato dal Prof. Cardini.
Proprio nella Cattedrale di S.Martino a Lucca, c’e uno dei piu’ famosi labirinti in pietra della storia dell’arte. Esso e’ posto all’ingresso della chiesa e la comune simbologia vuole che esso rappresenti per il pellegrino, ma anche per il comune cristiano, le difficolta’ che ciascuno di noi deve affrontare e superare nella vita terrena per raggiungere la vita eterna.
Ce ne sono altri giganti e stupendi come quello sul pavimento della Cattedrale di Chartres
(immagine tratta da goticomania )
A rendere tutto ancora piu’ affascinante e’ il fatto che nel medioevo il Labirinto diventa uno dei piu’ importanti simboli alchemici e quindi esoterici legati anche alla cabala ebraica come l’albero della vita che poi si ramifica all’infinito diventando anch’esso un labirinto….
Lo stesso albero della vita lo possiamo trovare in un bellissimo quadro di Gustav Klimt
ma anche nell’immenso mosaico sul pavimento della cattedrale di Otranto del cui significato si discute ancora oggi
Quindi il Labirinto e’ un tema che troviamo in molte culture diverse nei diversi secoli, tema intrigante e sconfinato che ho voluto rappresentare nella mia ricetta ispirandomi al famoso Labirinto della Cattedrale di Lucca, citta’ in cui vivo attualmente.
Ma volevo la lavanda nella mia ricetta…..ero ispirata da Lei… io amo la lavanda..il suo profumo i suoi colori e la amo ancora di piu nella cucina…basta saperla dosare e diventa un piatto delizioso...
Poi Ho scoperto che esiste in Germania un Labirnto di Lavanda a Kastellaun … (preparatevi ad un post…è a solo due ore di macchina da dove lavora mio marito…è fatta ci andrò al più presto fioritura permettendo)
Ed ecco la progettazione finale del mio piatto che parla e profuma di tanti stimoli uniti da un attacco di arte…grazie al contest di Alice
La circolarità della vita quotidiana….l’affannarsi dell’essere umano…e il premio…davanti ad un piatto
un sottile labirinto di lavanda che conduce ad uno sfizioso cupcake alla lavanda al centro del piatto; ossia il giusto premio per coloro che si siedono davanti al piatto e che vogliono godere i piccoli piaceri della vita, questa volta terrena e materiale invece che spirituale…..una coccola per l’anima e per il palato…una goduria meritata…
il mio labirinto finale è poco spirituale…è terreno e reale…un premio …perchè ce lo meritiamo…perchè ci fa bene…perchè ci piace!
Anche il cupcake è un tripudio….la ricetta e l’idea è nata dalla mia musa ispiratrice…la regina degli impasti :VALENTINA
Lei aveva seguito le dritte di Nigella ed aveva creato dei cupcake alla lavanda le ricette servono da spunto..poi è giusto che ognuna le rielabori secondo i propri gusti…
Questo è il mio personalissimo cupcake alla lavanda…
Ricetta cup cakes alla lavanda
Ingredienti per 12 cupcake
115gr di burro danese a temperatura ambiente
115 gr di zucchero alla lavanda (ho usato quello di canna)
2 uova intere
115 gr di farina autolievitante bio
2 cucchiai di latte intero
1 cucchiaino di semi di vaniglia
2/3 gocce di olio essenziale di lavanda per uso alimentare
Per il frosting
- 200 g di mascarpone
- 50 gr di panna
- 100 g di zucchero a velo setacciato
- qualche chicco di lavanda essiccato
- colorante alimentare
Procedimento
Riscalda il forno a 180°, Prepara una teglia da 12 mini muffin , inserendo in ciascun foro un minipirottino di carta.
Sbatti il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida e soffice. Aggiungi le uova, una alla volta.
Setaccia la farina e incorporala al composto lentamente per non creare grumi.
Aggiungi il latte, i semini di vaniglia e due gocce di olio alimentare di lavanda.
Riempi gli stampini fino a 2/3 del foro. Inforna e cuoci per 15 minuti. Fai la prova stecchino perchè la cottura dipende dal tuo forno.
Una volta cotti lasciali raffreddare e procedi con il frosting.
Per il frosting monta a mano , eviterai che il composto risulti troppo liquido. Usa una saccapoche con un beccuccio a stella.
Con questo post partecipo al contest Ricette a regola d’arte di Alice