Il via sabato 13 marzo alle 10 con il convegno “Dai vitigni autoctoni i Lambruschi del futuro”.
Nonostante tre siano le province di produzione, l’unica ad avergli dedicato una fiera è stata Mantova.
“Il Lambrusco e i sapori d’Italia“, la due giorni enogastronomica che si terrà nei padiglioni della Millenaria di Gonzaga tra sabato 13 e domenica 14 marzo è stata presentata questa mattina nella sede provinciale di via Don Maraglio, forte di un’esperienza maturata nel corso delle sei precedenti edizioni. Ottomila metri quadrati di superficie a disposizione degli oltre 100 espositori, per celebrare il vino più venduto al mondo, che solo al mantovano frutta circa 7 milioni e mezzo di euro l’anno.
Un appuntamento aperto alle famiglie e agli appassionati, per acquistare a prezzi concorrenziali, ricco di degustazioni e curiosità, che non mancherà di ospitare momenti di approfondimento dal taglio più spiccatamente convegnistico, come l’incontro che chiuderà i tre anni di sperimentazione del primo vitigno autoctono mantovano, il Groppello Ruberti, in attesa di certificazione.
“Il nostro territorio attende da anni che il vitigno venga finalmente riconosciuto -ha spiegato l’assessore provinciale Maurizio Castelli -e siamo fieri di essere riusciti a raggiungere questo importante risultato nel corso del nostro mandato”.
“Non tutti sanno -gli ha fatto eco il presidente Fontanili -che a metà dell’ottocento i vitigni autoctoni della zona erano circa centocinquanta. Poi i parassiti li hanno distrutti quasi completamente, risparmiandone solo tre e il Groppello Ruberti è uno di questi”. Ottimismo rispetto sia all’esito della manifestazione che per quanto riguarda il mercato in generale è stato espresso anche da Enrico Marocchi della Camera di Commercio, partner della Provincia nell’iniziativa e dal direttore della Fiera Millenaria di Gonzaga Domingo Pacchioni. Il via sabato 13 marzo, alle 10, con il convegno “Dai vitigni autoctoni i Lambruschi del futuro”.