colpa è del video della cantante Csemer Boglárka, in arte Boggie; o meglio, tutto è partito da lì.
Mentre Nuveau parfume, ultimo pezzo della cantante, si srotola dagli altoparlanti del pc (devo dire senza suscitarmi grande entusiasmo) la sua immagine in primo piano si trasforma in modo radicale: schiarisci la pelle, elimina irregolarità, via le occhiaie, copia-incolla l'occhio destro sul sinistro (così il volto si simmetrizza), dai luminosità allo sguardo, ritocca le labbra.
Partiti da un volto struccato e normale, il video si chiude con uno schianto di figliola, ancorché virtuale.
Ma com'è Boggie, non dico nella realtà, ma almeno nei video precedenti? Vado su Youtube, digito Boogie e vai.
Ecco, ci risiamo con il mio solito problema: quando digito velocemente una parola con una doopia, spesso ... è appena successo di nuovo, doopia invece di doppia. Su Youtube mi è capitato esattamente questo: boogie invece di boggie.
La lista di video restituita da Youtube non ha niente a che fare con Csemer Boglárka, ovviamente, ma mi porta invece a un brano, "Yes sir, I can boogie", del duo spagnolo Bàccara.
Mai sentite nominare.
Rapida consultazione di Wikipedia che rivela: Mayte Mateos e María Mendiola furoreggiarono negli anni 70-80-90; partite dalla tv spagnola come versione locale delle sorelle Kesler (oh my God), vengono notate da un impresario che le porta in Gran Bretagna. Incidono il sopramenzionato "Yes sir I can boogie", che entra nel Guinness dei primati per numero di dischi venduti, 16 milioni, copia più copia meno.
Potevo esimermi dal guardare qualche altro video delle Bàccara? Forso potevo, ma non l'ho fatto, cosa che mi ha consentito di consolidare un mio personale giudizio del duo.
Giudizio che ritengo sereno e distaccato, perché gli anni 70-80-90 li ho attraversati anch'io, ma delle Bàccara ignoravo l'esistenza fino a poco fa, non ho quindi ricordi ad offuscare l'obiettività del mio pensiero.
Due cose colpiscono nel vederle e nell'ascoltarle: il lato B della metà in bianco del duo (va a capire se è Mayte o María) e la loro pronuncia inglese. Ascoltarle in The devil sent you to lorado mi ha rinfrancato l'ego (il mio inglese è peggio, ma non di moltissimo).
Forse se la cavavano meglio con il francese. Almeno così mi pare dal video di Parlez-vous français?, con cui le Bàccarà rappresentarono il Lussemburgò nel 1978.
Arrivarono settime, ma, ricorda Wikipedia: "il brano fu il più venduto tra tutti quelli che parteciparono a quell'edizione del Festival".
Pronuncia a parte, è un piacere guardarle, e Yes sir non è male.
Deciso, inserita nella playlist dell'auto. Domani Mayte e María (ma quale sarà quella del lato b ?) me le porto a spasso sull'A4.
Buona notte.
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