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Il lento mercato degli ebook in Europa

Creato il 28 marzo 2013 da Sulromanzo

Il lento mercato degli ebook in EuropaLe vendite di ebook contano meno del 2% sull’intero mercato europeo e le istituzioni hanno iniziato a riflettere sui motivi di tale diversità rispetto al mercato statunitense, dove invece sembra di vivere in un’epoca futura. La Vicepresidente della Commissione Europea responsabile dell’agenda digitale, Neelie Kroes, ha chiesto al suo staff di intervenire per incentivare una nicchia che potrebbe conseguire indotti significativi.

 

Kroes ha dichiarato in un recente congresso a Parigi che la rivoluzione digitale in atto nell’editoria non va contrastata con cavilli burocratici e disincentivi finanziari, ma che, al contrario, le istituzioni dovrebbero accogliere le novità tecnologiche al fine di generare ricadute economiche virtuose.  Parlando agli addetti ai lavori ha detto: «So che alcuni vedono l’avvento del digitale come una minaccia per il loro settore, ma per me il più grande rischio è che noi non si riesca ad approfittare delle nuove possibilità».

 

Le preoccupazioni di Kroes sono evidenti perché non solo il mercato degli USA si sta comportando come la vera locomotiva del settore, ma anche perché i mercati asiatici stanno investendo molte risorse e competenze per creare una base strutturale che punti all’innovazione, alla ricerca e alla promozione della lettura di ebook.

 

«So che le tasse» precisa Kroes «possono fare la differenza. In Europa continuiamo, nella maggior parte dei Paesi, a far pagare le tariffe d’IVA più alte per gli ebook; perfino quando il cartaceo beneficia delle tariffe ridotte». Una situazione che finalmente sta balzando agli occhi delle istituzioni, finalmente perché sono alcuni anni che gli editori più all’avanguardia e gli esperti del settore suggeriscono una profonda riformulazione del concetto di ebook, trattato in Europa alla stregua di una merce, non di un prodotto culturale.

 

Qualche tentativo di ribellione c’è stato, come in Francia e in Lussemburgo, dove, contro le direttive europee, hanno già portato l’IVA a livelli economici vantaggiosi per gli addetti ai lavori, in grado di competere con il cartaceo.

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