Una narratrice di talento che giunge sì dalla Francia dove risiede, ma con un “feeling narrativo” con il realismo magico declinato secondo un proprio stile; una autrice spigliata ed originale nel condurre i lettori sui percorsi dell’introspezione dei sentimenti dei personaggi protagonisti dei suoi libri, sempre attenta però a contenere il suo estro linguistico.
Il suo immaginario si avvale di una prosa elegante, donandoci una ottima storia in cui i protagonisti cercheranno di imboccare la strada che permette di vivere la vita che hanno sognato, finalmente!
Veronique Ovaldè,Vivere come gli uccelli, Ponte alle Grazie
Siamo in Sudamerica, nel 1997. Sono passati vent’anni dal lieto fine della favola in cui il principe Gustavo ha sposato Vida, la bella giovane di campagna, salvandola da un luogo primitivo per portarla in un castello in città. Oggi Gustavo e Vida, dopo una breve assenza, scoprono che qualcuno è entrato nella loro villa e ci ha abitato per giorni. Il placido tenente Taibo viene chiamato a indagare sul caso. E a poco a poco diventa il confidente di Vida, di cui scoprirà la disperata solitudine, aggravata dalla fuga senza tracce della figlia diciannovenne Paloma, che è scappata con Adolfo, affascinante quanto misterioso giovanotto, e probabilmente vive con lui alla giornata, occupando i «nidi» degli altri. Vida e Taibo si mettono così sulle tracce dei due ragazzi tornando al paese di lei, di cui è originario anche Adolfo. E la loro ricerca diventa una nuova fuga, un ritorno al passato che apre strade a un futuro diverso per tutti.
Un romanzo con un lieto fine alternativo: l’amore può essere un sentimento rivoluzionario, il volo definitivo che consente di spiegare le ali e liberarsi anche dalle gabbie più comode e dorate
Veronique Ovaldé è nata nel 1972 e vive a Parigi. È considerata una tra le voci più interessanti della giovane narrativa francese. Ha pubblicato diversi romanzi tradotti in tutto il mondo, Le Sommeil des poissons (Seuil, 2000), Toutes choses scintillant (L’Ampoule, 2002) e Gli uomini in generale mi piacciono molto, uscito in Francia nel 2003 per Actes Sud e pubblicato in Italia da minimum fax nel 2005. Stanare l’animale è la sua ultima prova narrativa.