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Il libro del profeta Ezechiele ed il "Signore degli eserciti"

Creato il 15 settembre 2012 da Corradopenna

Nel libro del profeta Ezechiele, come abbiamo già visto, troviamo le tipiche descrizioni visionarie di chi entra in uno stato di trance ovvero di coscienza alterata. Anche le sensazioni uditive che vengono descritte in tale libro sono caratteristiche di quegli stati, come si può leggere nel capitolo 3 versetti 12-13:
[12]Allora uno spirito mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: «Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua dimora!». [13]Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l'una contro l'altra e contemporaneamente il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono. [14]Uno spirito dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai triste e con l'animo eccitato, mentre la mano del Signore pesava su di me.
In effetti il ronzio, fruscio, o altro rumore (in questo caso un fragore prodotto dallo sbattere delle ali di esseri teriantropi) fa parte delle sensazioni che accompagnano chi entra in uno stato di coscienza alterato e si senti come rapito e portato altrove (dalla mano del signore, dallo spirito di qualche altro essere, dagli alieni).
Ma il mondo delle visioni cui accede Ezechiele non è un mondo di pura verità, viste le contraddizioni presenti nel suo libro; ciò conferma come quella sorta di altra dimensione (talora accessibile a profeti, poeti e sognatori, così come a consumatori di particolari sostanze come l'ayahuasca) è alquanto ingannevole.
Il capitolo 18 del libro di Ezechiele, dedicato alla responsabilità personale, inizia con le seguenti parole (versetti 1-4):
[1]Mi fu rivolta questa parola del Signore: [2]«Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d'Israele: I padri han mangiato l'uva acerbae i denti dei figli si sono allegati? [3]Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. [4]Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.
ed il resto del capitolo è dedicato ad una lunga dissertazione in cui, con svariati esempi, si insiste sul fatto che i peccati dei padri non ricadono sui figli. Fin qui non possiamo che dar ragione ad Ezechiele, giacché non è certamente accettabile che si venga giudicati e condannati per gli errori, i crimini, le colpe dei genitori. 
Però nello stesso capitolo 18 Ezechiele si spinge più in là ed afferma (sempre profetando - a suo dire - a nome del signore) che chi pecca verrà punito con la morte per le sue iniquità, e chi si comporta rettamente al contrario vivrà a lungo, affermazione che è facile smentire semplicemente osservando che fin troppo spesso i peggiori criminali vivono a lungo mentre molti uomini onesti soffrono e muoiono in giovane età. Affermazione che viene smentita quando la moglie di Ezechiele viene uccisa dal Signore non per i peccati di lei, ma solo perché la morte, il lutto ed il dolore di Ezechiele fossero di esempio al popolo ebreo, quale raffigurazione dei futuri lutti e dolori che tale popolo avrebbe sofferto in futuro a causa dalla sua condotta sciagurata. 
In più tale affermazione viene smentita subito dopo dallo stesso Ezechiele, laddove nel capitolo 21 al versetto 8 egli scrive sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore (qui di seguito i versetti 6-10):
[6]Mi fu rivolta questa parola del Signore: [7]«Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme e parla contro i suoi santuari, predici contro il paese d'Israele. [8]Tu riferirai al paese d'Israele: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te. Sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore. [9]Se ucciderò in te il giusto e il peccatore, significa che la spada sguainata sarà contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione. [10]Così ogni vivente saprà che io, il Signore, ho sguainato la spada ed essa non rientrerà nel fodero.
Di seguito scopriamo il vero volto del cosiddetto "Signore degli eserciti" (appellativo che compare innumerevoli volte nella Bibbia), di questo Signore che ispira inni alla spada massacratrice, che fa predire ai suoi profeti terribili stragi compiute ai danni di un popolo che ha peccato ed ha volto la sua adorazione ad altri dei e idoli. Un Dio che, è il caso di ribadirlo, promette di castigare ed uccidere indistintamente il giusto ed il peccatore.
La contraddizione nel pensiero di Ezechiele è a dir poco evidente, ma d’altronde se il suo non è un pensiero, ma semplicemente il resoconto di una visione in stato di trance non possiamo aspettarci troppo. Se invece vogliamo attribuire il suo libro all’ispirazione divina siamo costretti ad ammettere che questo essere divino che ispira Ezechiele è al tempo stesso contraddittorio, irascibile e sanguinario che si compiace di dire al popolo ebraico (per bocca del profeta):
Spada, spada aguzza e affilata, aguzza per scannare, affilata per lampeggiare! L'ha fatta affilare perché la si impugni, l'ha aguzzata e affilata per darla in mano al massacratore! Grida e lamèntati, o figlio dell'uomo, perché essa pesa sul mio popolo, su tutti i prìncipi d'Israele: essi cadranno di spada insieme con il mio popolo.
Il carattere bellicoso e crudele di tale Signore di Israele è ben noto a chiunque legga personalmente la Bibbia e le pagine dedicate alle profezie di guerre e massacri futuri occupano la maggior parte dello spazio del libro di Ezechiele. Subito dopo i versetti appena analizzati infatti si legge di come alla fine, dopo avere castigato e massacrato il popolo di Israele, la stessa sorte toccherà a tutti gli abitanti de paesi limitrofi, adoratori di altri dei e colpevoli ... di avere lottato contro il popolo prediletto del Signore o di avere gioito delle sue miserie.
E qui troviamo l'ennesimo controsenso: popoli che vengono "utilizzati" dalla "giustizia divina" per punire Israele vengono a loro volta puniti per avere fatto quanto il Signore voleva. Sembra che si voglia utilizzare ogni sorta di contorsione logica e di falsa giustificazione per eventi orrendi come le guerre, nel corso dei quali vengono sacrificate molte più vittime di quante non ne potessero esigere i sacrifici umani compiuti da alcuni dei popoli nemici di Israele (paese nel quale la "vera religione" impone continui sacrifici di animali come ricordato nello stesso libro di Ezechiele).
Personalmente ritengo inaccettabile che la massima violenza ed ingiustizia, il massacro per mano militare cui spesso non scampano nemmeno le donne ed i bambini, venga denominato "giustizia". Un Dio Onnipotente non ha forse altri mezzi per ricondurre l'uomo all'obbedienza di sani principi di vera giustizia e di pace?

Dal capitolo 21 in poi la lettura del libro di Ezechiele è una continua ripetizione degli stessi concetti (con alcune varianti di poco conto): popoli che hanno levato la spada contro Israele o che hanno goduto delle disfatte militari di Israele che hanno festeggiato la profanazione del tempio di Gerusalemme verranno a loro volta più o meno crudelmente) castigati. Un esempio per tutti è quanto vene profetizzato riguardo alla città di Tiro (capitolo 26):
«Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni; verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata.(…)Manderò contro di te molti popoli, come il mare solleva le onde, e distruggeranno le mura di Tiro, e demoliranno le sue torri: spazzerò via da essa anche la polvere e la ridurrò a un arido scoglio. Perché dice il Signore Dio: Io mando da settentrione contro Tiro Nabucodònosor re di Babilonia, il re dei re (…) Con gli zoccoli dei suoi cavalli calpesterà tutte le tue strade, passerà il tuo popolo a fil di spada, abbatterà le tue colonne protettrici. Ti renderò oggetto di spavento e più non sarai, ti si cercherà ma né ora né mai sarai ritrovata». Oracolo del Signore Dio.
Piccola nota storica: Tiro rimase indipendente fino all'intervento di Nabucodònosor il quale dopo un assedio di 13 anni espugnò la parte di Tiro costruita sulla terraferma ma non riuscì ad avere ragione di quella parte della città che si trova nell'isola antistante. Tiro non fu distrutta completamente ma fu soggetta al pagamento di un forte tributo/indennizzo; la sua popolazione quindi non fu "passata a fil di spada" (i morti non pagano tributi!).
Invece la città è stata distrutta da Alessandro Magno, ma poi è stata ricostruita ed è rimasta città di una certa importanza anche nei secoli successivi.  Adesso la città nuova sorge sul medesimo sito della vecchia. La profezia appare quindi solo vagamente esatta. Inoltre le fonti scritte attraverso cui è giunta noi la Bibbia sono posteriori di diversi secoli e quindi qualcuno potrebbe avere forzato il testo originario a coincidere maggiormente con gli eventi storici successivi.


Questo articolo è stato scritto mentre i poteri occulti che stringono nella loro morsa i popoli innocenti proseguono il loro piano di distruzione non solo dell'ambiente ma anche dell'economia, portando miseria e distruzione a tutti gli uomini della terra, buoni e malvagi che siano.

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