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Il libro di Zǒng Báichī V

Creato il 04 dicembre 2011 da Marvigar4

Zong báichi 5

   L’assassino sognò un fiume e un tronco d’albero che vi scorreva dentro. Il cielo era cupo, le montagne incombevano con il loro verde reso cinabro dalla luce scura, la natura intera sembrava intenta ad osservare la sorte del tronco d’albero… un gufo scese in picchiata e atterrò sul tronco, con gli artigli ben saldi sulla corteccia… ben presto tutto sarebbe finito nella cascata che attendeva il gufo e il suo veicolo. Mancavano due giorni all’esecuzione e l’assassino si svegliò di primo mattino con le immagini del suo sogno. Volle capire il significato, chiese, implorò che fosse chiamato Zǒng Báichī per avere una spiegazione e poi morire in pace. Fu accordata la visita, venne invitato Zǒng Báichī. Il sorvegliante della cella dell’assassino vide arrivare uno strano individuo vestito di bianco che fumava una pipa di gesso e non fu molto convinto. Lo fermò. «Sei tu colui che è stato chiamato? Non sembri uno dei soliti Jiàoshī…» «Non lo sono per niente, ma so guardare in faccia le cose e dire come stanno, cosa fanno, dove vanno.» «L’assassino ha chiesto di te, ma non sappiamo il motivo che lo ha spinto a questo gesto.» «Tu fammi entrare e lo scoprirò.» Dopo una mezz’ora Zǒng Báichī uscì dalla cella con la stessa aria che aveva quando vi entrò. Il sorvegliante gli chiese: «Cosa ti ha detto?» «Voleva conoscere il significato di un sogno.» «E tu sei stato in grado di darglielo?» «Nel suo sogno la morte atterrava sul suo corpo e l’accompagnava verso la fine. Niente di speciale.» «Ah, tutto qui?» «Per un tronco d’albero è tutto qui, ma per una vita viva è il senso della nostra esistenza.» Il sorvegliante non capì la frase e si limitò ad aprire la porta della prigione per far uscire Zǒng Báichī.



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