T.MANN : CONFESSIONI DEL CAVALIERE D'INDUSTRIA FELIX KRULL(1954)4 – FORSE HO CAPITO MALE, È UN LIBRO DI FANTASCIENZA.Per non dire del concatenarsi degli eventi che rende la trama di quest'opera più inverosimile del peggior racconto buttato giù dal peggior scribacchino di fantascienza. Certi collegamenti, inoltre, sono talmente casuali ed assurdi che l'autore non s'è preso neppure la briga di sostenerli in qualche modo o di cercare delle vie traverse credibili per condurci allo stesso risultato. Solo qualche esempio: - gli cade nella valigia un bauletto pieno di preziosi: in albergo non finisce a letto con la legittima proprietaria di quegli oggetti? Grazie a Dio la vecchia è un po' fuori di testa, e al colmo del godimento spinge il nostro giovane eroe a derubarla del tutto.
- già, non si sa com'è, non si sa perchè, dopo l'incontro con il professore sul treno è mezz'innamorato della figlia che non ha mai visto e toh guarda appena arrivato a Lisbona entra in un caffè e la prima tavolata che abborda non è allietata proprioproprio guardacaso dal trio moglie-figlia-edellafigliafidanzato del professore?
- senza trascurare che Zouzoù – così si chiama la figlia – gli ricorda tanto (sebbene poi confrontandole ci informa che non si assomigliano per niente) Zazà. Di cui, naturalmente, era invaghito, ça va sans dire.
- deve compiere un giro del mondo con un'identità rubata, quindi la parola d'ordine dev'essere basso profilo, non facciamoci notare, e, come esordio, per restare nell'ombra riesce a farsi ricevere in udienza direttamente dal Re del Portogallo.
Eccetera.5 – ESTRATTI E CONCLUSIONE“Finiremo quindi insieme” riprese la signora “questa passeggiata. L'ha interessata la visita?”“Estremamente! L'ho goduta in misura indescrivibile. E sento in me una certezza: questo godimento non sarebbe stato così intenso, la mia recettività per le impressioni offertemi da Lisbona (impressioni di cose e di uomini, o per dir meglio: di uomini e di cose) non sarebbe stata per la metà tanto intima, senza la preparazione concessami da una sorte benigna nell'incontro durante il viaggio e nel colloquio col suo veneratissimo consorte – seppur si può parlare di colloquio dove all'uno spetta solo la parte dell'ascoltatore – senza quell'allenamento paleontologico, se mi posso così esprimere, che il mio animo trasse dalla sua dottrina divenendo terreno entusiasta ed aperto a nuove impressioni, quelle della razza, l'esperienza della razza primordiale, cui furono conferiti da epoche disparate contributi di alto interesse e che offre all'occhio ed al cuore l'immagine della più alta maestosa dignità del sangue...”(…)Insomma, parlai splendidamente e le mie chiacchiere furono accolte con animo benigno.Che aggiungere? Un povero lettore spera che il protagonista, ormai lontano dagli sguardi (è finito il film, è morto lo sceneggiatore, la sala è vuota), trovi finalmente, almeno in Argentina, dove, avvezza alle vacche ed alla rudezza delle Pampas, una giovane indigena che riesca a por fine alle sofferenze di tutti noi con una pietosa soppressione. Dacché, qui, in Europa, ragazze e signore di (buona) Famiglia non riuscivano a scovar di meglio che baciarlo, per farlo tacere.
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