Pubblicato da fabrizio centofanti su ottobre 20, 2011
di Fabrizio Antinozzi
«Chi, tra i personaggi dell’antichità, ebbe una fama così grande e duratura da portare ancor oggi milioni e milioni di persone sulla sua tomba? Di molti profeti ed eroi conosciamo la vita, ben poco però sappiamo del luogo dove furono sepolti. Il caso più enigmatico riguarda Alessandro Magno: nessuno sa ancora dire con esattezza dove si trovi il sepolcro del maggiore condottiero dei tempi antichi. Generalmente, la storia tramanda il luogo in cui è sita la tomba dei fondatori di grandi religioni, come quella di Maometto a Medina. Dove si trovano, invece, i sepolcri di Ottaviano, Marco Antonio o Cleopatra? Oppure quelli di celebri filosofi, come Socrate, Platone, Aristotele? Gli storici sono più interessati alla loro vita. La morte, infatti, segna il punto finale di un’esistenza, pur illustre che sia. I grandi personaggi storici non ebbero seguaci che ne venerassero a tal punto la memoria da tramandare con precisione, lungo i secoli, il luogo della loro sepoltura. Eppure, fra le domande decisive che ognuno di noi si pone, vi è proprio ciò che accadrà dopo la morte. Che sarà di noi quando esaleremo l’ultimo respiro? Nessuno storico, mosso solo da interessi scientifici, potrà mai indagare adeguatamente su questo tremendo e affascinante mistero, studiato piuttosto dai teologi, gli “esperti di Dio”. Al centro delle loro ricerche vi sono i Vangeli, dove si narra di un uomo che morì, fu sepolto e che – caso unico al mondo, se si crede all’esistenza del Gesù storico – resuscitò. » Così inizia il libro di Simone Venturini, Il libro segreto di Gesù, edito dalla Newton Compton. Inutile prendersi in giro, la questione della morte e, soprattutto, del dopo-morte, non può non interessare ciascuno di noi, a prescindere dalle personali convinzioni religiose. Non basta, infatti, farsi un’idea di Dio generica, che soddisfi i nostri parametri razionali e non basta neppure cercare di vivere alla giornata, prendendo ciò che di buono essa può offrirci. Certo, questo è già molto, ma la questione sulla morte e sul dopo-morte incombe sempre dietro l’angolo. Autori antichi e moderni da sempre sostengono che il pensiero della morte non è insano, anzi. La consapevolezza di dover morire, prima o poi, dà alla vita quello spessore esistenziale che spesso le manca. Chi sarebbe contento però di “immaginarsi” polvere dentro una tomba? Tutto l’amore che abbiamo profuso verso i nostri cari, i nostri figli, gli amici più intimi, dove andrà a finire? Farà parte di quel mucchio di cenere? Ecco perché le grandi religioni, fin dalla più remota antichità, hanno sempre riservato grande cura al culto dei morti. Evidentemente perché si credeva, o si sperava, che “qualcosa” dell’uomo continuasse a sopravvivere, da qualche parte. Ma si tratta solo di una speranza? Il libro segreto di Gesù è un’indagine – nello stile ispirata alla nota serie televisiva CSI – sul destino di un uomo che, se si crede ai vangeli, morì e resuscitò. Si tratta di racconti, quelli dei vangeli, che narrano i fatti accaduti tra il 7 e il 9 aprile del 30 non con un linguaggio mitico, ma in maniera assai realistica e riferendo anche di testimoni oculari. La peculiarità linguistica di questi racconti permette di porre a confronto il contenuto con indizi e prove della più diversa natura: dai reperti archeologici alle più recenti e sofisticate e sconvolgenti ricerche scientifiche, come quelle che riguardano il nostro destino post-mortem. Eh sì! Perché i vangeli narrano che Gesù avrebbe promesso ad un uomo – crocifisso insieme a lui e noto come il “buon ladrone” – che sarebbe stato con lui in paradiso! Queste parole rappresentano una sorta di link tra il destino di Gesù e quello che potrebbe accadere anche a ciascuno di noi, subito dopo la morte. Vi è un vero e proprio fil rouge che collega tra loro elementi che, apparentemente, sembrano assai diversi tra loro: la luce. La luce della trasfigurazione di Gesù e la luce che sarebbe all’origine dell’immagine sindonica e che permeava l’ambiente circostante il sepolcro vuoto. La luce, infine, che caratterizzerebbe anche quel mondo che si schiude subito oltre i confini della morte.
Simone Venturini, Il libro segreto di Gesù, I codici nascosti della resurrezione. I tre giorni che hanno cambiato il mondo (Newton Compton)