8 maggio 2013 15:25 Luca Problemi di salute cause e rimedi
Questo tipo di cancro è un po’ più comune negli uomini che nelle donne ed i suoi sintomi possono includere:
- sudorazione notturna;
- febbre e brividi intermittenti;
- prurito;
- gonfiore dei linfonodi del collo, delle ascelle, dell’inguine o di altre aree del corpo;
- perdita di peso;
- tosse stizzosa o respiro corto; si possono verificare quando il tumore colpisce la ghiandola del timo o i linfonodi del torace, esercitando così una pressione sulla trachea o sulle vie respiratorie;
- gonfiore o dolore addominale; ciò può portare a perdita dell’appetito, costipazione, nausea, e vomito;
- mal di testa, problemi di concentrazione, cambiamenti di personalità e convulsioni; ciò si verifica quando il tumore colpisce le cellule del cervello.
Un primo controllo che un medico può effettuare consiste nel verificare, attraverso una visita, se i linfonodi del corpo risultano gonfi. La malattia, comunque, può essere diagnosticata solo con una biopsia del tessuto sospetto (di solito, un linfonodo) o con una biopsia del midollo osseo. Altri test che possono essere eseguiti sono:
- l’esame del sangue, che permette di controllare i livelli di proteine, la funzione epatica, la funzione renale ed il livello di acido urico;
- l’esame emocromocitometrico completo (CBC);
- la TAC del torace, addome e pelvi;
- la scansione gallio;
- la PET (tomografia ad emissione di positroni).
Questi test servono ad individuare la presenza di un cancro. Una volta rilevato quest’ultimo, nuove indagini permettono di stabilirne la stadiazione.
I medici stabiliscono il trattamento in base a: il tipo di linfoma, la stadiazione, i sintomi, l’età e la salute generale del paziente.
I trattamenti più comuni sono:
- la radioterapia, che può essere utilizzata quando la malattia si è sviluppata solo in una zona del corpo;
- la chemioterapia, che può prevedere l’utilizzo combinato di più farmaci;
- la radioimmunoterapia, che può essere utilizzata solo in alcuni casi, consiste nel legare ad un anticorpo isotopi radioattivi che permettono di attaccare le cellule tumorali;
- il trapianto di cellule staminali del paziente, solitamente utilizzato in caso di recidive o quando il trattamento non elimina la malattia.
In presenza di alcuni sintomi, possono risultare necessarie anche le trasfusioni di sangue e la somministrazione di antibiotici. Lo stress procurato dalla malattia può essere alleviato aderendo ad un gruppo di sostegno composto da persone che hanno vissuto la stessa esperienza.