Il Guinness World Record ci ha insegnato a pensare che l’incredibile, il superlativo siano lontani anni luce da noi. E invece. L’ha capito Anthony Bourdain, che per 12 mesi ha percorso il pianeta alla ricerca del piatto perfetto, ma che, una volta tornato a casa, elegge a cibo migliore del mondo la coscia di pollo mangiata nell’attesa di fare l’amore con la sua compagna.
Ho camminato scalza nel Tempio dei Topi e immerso i piedi nel Gange, ma nulla mi persuaderà che nessun luogo al mondo è sporco quanto la base dello spazzolino elettrico, con quel suo blend irriproducibile di acqua, dentifricio (verdino), schiuma di dentifricio (biancastra), polvere (grigia) e make up (palette variabile) che raggiunge una peculiare ed inconfondibile nuance tra iL verde e il rosa. Non importa quante volte al giorno tu lo pulirai, sarà sempre sporco.
Se mi avessero chiesto un anno fa qual è il luogo più bello del mondo, avrei farfugliato una frase sconnessa su un promontorio messicano all’ora del tramonto dove voi-sapete-chi, improvvisamente resosi conto di aver sbagliato tutto, mi infilava al dito un Trilogy invitandomi a guardare la sottostante spiaggia di finissima sabbia dove poco prima si era premurato di scrivere T’AMO, in caratteri visibili anche dalla Luna.

Credevo fosse questo il luogo più bello del mondo
Ma se me lo chiedessero oggi, non andrei così lontano. Risponderei senza esitazioni che per me il luogo più bello del mondo è il Gynepraio, perché è l’unico in cui riesco a far entrare tutte le cose che penso e le persone che amo.
PS E’ passato un anno da quando ho scritto il mio primo post. Mi sono divertita tantissimo ma non sono ancora dimagrita.
