Questo accade per i “vecchi” e per i giovani come se il bacillo del berlusconismo fosse diventato una pandemia con tanto di malati terminali e di portatori sani. Lo pensavo proprio ieri, mentre ascoltavo i report del discorso di Veltroni al Modem ( movimento democratico) che, come s’intuisce dal nome, è rimasto ai 56 K e ignora l’esistenza dei router e del Wi Fi.
Ma certo lascia molti dubbi anche la gioventù. Che dire di Matteo Renzi, rottamator scortese che vuol fare sfracelli, annuncia anche lui nuove misteriosissime idee, perché quelle che esprime sono regolarmente vecchie, banali, da dilettante e annuncia la prossima assemblea di sfasciacarrozze a Firenze per la fine del mese?
Il sito della Chil srl di Renzi che evidenzia i rapporti col mondo Berlusconiano. Meglio evidenziava fino a dieci mesi fa. Dopo il viaggio ad Arcore è introvabile.
Ad organizzarla sarà Giorgio Gori, ex manager Mediaset, marito della conduttrice del Tg5 Cristina Parodi e produttore dell’Isola dei famosi. E già questo la dice lunga sulla novità che Renzi rappresenta, anche se è perfettamente comprensibile per uno che ha un’azienda di marketing editoriale (CHIL srl) con molte relazioni con le imprese del premier e quelle a lui vicine come il gruppo Riffeser (Nazione, Resto del Carlino, Il Giorno, QN) .
Renzi rappresenta benissimo il sintomo principale del male oscuro: la proposta di una discontinuità senza ragioni e senza prospettive, del tutto autoreferenziale e capace di catturare solo il disorientamento. Quale cambiamento ci possiamo aspettare dal giovane Renzi? Quando è stato , negli anni 97 e 98, direttamente responsabile della distribuzione fuori edicola della Nazione, voleva negare ogni tipo di rapporto parasubordinato agli strilloni che mandava in giro per Firenze per non pagare i contriburi: ha perso la causa in Cassazione con l’Inps, proprio l’anno in cui è diventato presidente della Provincia.
Questa vicenda da padroncino delle ferriere rende molto chiaro il retroterra da cui nascono le affermazioni di Renzi sugli impiegati comunali, il sostegno totale a Marchionne, i viaggi ad Arcore, la critica alla Cgil e in generale quell’arietta di mal riposta presunzione che ostenta. Anzi sono certo che in cuor suo è d’accordissimo con Cicchitto: se la discontinuità è questa, è solo un gradino a scendere.