il marchese Grillo

Infila tre turpiloqui e un paio di offese gratuite in una frase di venti parole, e hai già vinto. Questa è una delle tante formule del successo di Beppe Grillo. I tasti del pc mi battono sempre sulle stesse antennine, lo so, ma è che ho la fobia degli insetti sin da bambino.
Zitto zitto, lui intanto si porta avanti con il lavoro e guarda ormai dritto a destra.  È a destra che ha raccolto consensi e dunque non gli rimane altro se non scagliarsi una volta per tutte contro il “pdmenoelle”. Il bersaglio è ovviamente Bersani, che rappresenta quel centrosinistra che a Parma è stato sommerso dal maremoto Pizzarotti. Penserà di farsi simpatie fra quelli (e sono una marea) che non sono neanche andati a votare, e sono tutti da cercare fra i pentiti del berlusconismo?  Vedremo. C’è invece chi dice che Grillo e Bersani pescano nello stesso elettorato, dunque le gomitate, da qui in poi, potrebbero essere routine. Ci credo un po’ meno.
Intanto Grillo eccolo qua. Vai col tango: “ Bersani è un pollo che si crede aquila”, “ zombie!”, “Bersani batte nell'eloquio Vendola per 5 a 0!”, “chiamate un TSO!”. La replica di Bersani: “Lui deve stare sereno. Grillo, sta sereno. Adesso sei un capo partito anche tu. Non basta più bestemmiare gli altri. Di' qualcosa di preciso per il tuo paese”. Ahhh beh… stavolta faccio proprio il tifo per Bersani.
Pizzarotti invece che dice? “Ho vinto io, non Beppe, e non voglio i suoi consigli”. Ma davvero avrà detto così? Se leggiamo l’intervista rilasciata al Messaggero noteremo che fa più effetto il titolo che la dichiarazione (come al solito decontestualizzata), ma poi la sostanza non è che cambi un granché (http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/parma_pizzarotti_ho_vinto_io_non_beppe_e_non_voglio_i_suoi_consigli/notizie/197735.shtml).
 Bravo Pizzarotti! Ma poi non sarà che questi del M5S faranno come la Lega? Uno che strilla in piazza e gli altri che fanno la faccia buona e istituzionale nei posti che contano? Il mio compare di blog mi fa giustamente notare che poi la Lega, anche in parlamento, arrivò a tirare fuori il cappio. Ehhh … vero, vero. E allora? Allora aspettiamo. Io da par mio un bel vaffaday per Grillo lo farei ogni giorno, per quelli del suo movimento non sarei così “ingeneroso”. Se poi si dovessero portare avanti con il lavoro anche gli altri del movimento 5 stelle e presto dovessero aprire sfacciatamente a destra, beh… allora che fare?
Facciamo un bel passo a qualche tempo fa e ricordiamoci la prima, primissima sparata di Grillo volta ad ingraziarsi i consensi di qualche “pollo” che non fosse esattamente del “pdmenoelle”: “La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall'altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della "liberalizzazione" delle nascite”. (ecco il blog di Grillo al 23 gennaio: http://www.beppegrillo.it/2012/01/la_cittadinanza.html) “buonisti della sinistra” a parte,  e altri “se” e “ma” con i quali è stato infiocchettato questo messaggio, il contenuto non è poi così ambiguo: la cittadinanza agli stranieri nati in Italia è senza senso e non è un problema reale. Bene. Allora riprendo il quesito di qualche riga fa: se anche gli altri del M5S dovessero prendere questa china, che fare? Ora la risposta ce l’ho: tutti nel vaffaday insieme al pifferaio... ops, "megafono".