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Il mare in inverno

Creato il 24 novembre 2013 da Tanks @tanks
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 il titolo del post.
"Il mare d'inverno" scorre anche meglio, ma mi porterebbe alle parole di Enrico Ruggeri e all'ottima Loredana Berté, che se non mi convince come personaggio, mi ispira simpatia come persona e apprezzamento per diversi brani, incluso questo. Ma i due esaurirebbero l'argomento.

Torniamo al titolo: bello, ma ora devo completarlo con un contenuto. Vediamo.
Tag per "inverno": buio (di quando mi avvio da casa alle 7), freddo, neve (quando cade). Ma anche verdure in mille modi, alla natalìa quelle amare, oppure in versione vellutata le altre, in delicata crema con il reparto legumi.
Tag per mare: bagno (d'acqua e di sabbia), luce (ora legale! mi starebbe bene tutto l'anno), caldo (mi lamento quando c'è, ma adesso mi manca), vacanza.

E se li mischiassi? Mare in inverno: lascio il bagno a pochi temerari, avanti con: mosso (capita tutto l'anno, ma in inverno il mare mosso ha una bellezza tutta sua, starei ore, a guardare le onde ricoprire schiumanti gli scogli); passeggiata; cani felici che scorrazzano sulla sabbia, finalmente liberata dai veti estivi.
Ecco, sono tre momenti del mare di questo periodo che ho particolarmente vivi.
Il mare mosso mi accoglie maestoso arrivando alle mie spiagge (Moneglia) da Deiva Marina, appena prima del tunnel dell'ex strada ferrata. Se si ha la fortuna di arrivare con il semaforo appena scattato a rosso, giù il finestrino: con mare mosso si hanno cinque minuti di sosta spettacolare a pochi metri dalle onde, di cui arrivano schizzi, profumo e maestosità.
Lasciata l'auto (qualche anno fa era un'impresa parcheggiare anche in inverno, ma con la crisi non è più così), due passi sul lungomare rialzato, quello che una volta era appunto il percorso della ferrovia, a collegare il tunnel da Deiva con quello, più lungo, verso Sestri Levante.
Sotto scorrono gli stabilimenti. Senza ombrelloni e sdraio non distingui uno dall'altro e dalle spiagge libere. Qualche coppia si spinge al bordo dell'acqua, sfiorando il podio del bagnino; qualcuno siede sulla sabbia. Il massimo dell'attività fisica è scatenare un cucciolo lanciando un pezzo di legno, portato sulla sabbia dalle onde.
E se d'estate ti ritrovi a cercare forme nei sassi arrotondati dall'acqua (perché il cuore è la forma più comune?), in inverno sono proprio i legnetti a farmi desiderare di avere mani capaci di estrarre qualcosa da quelle forme contorte.
Tornerà l'estate, ma non c'è fretta.

Buona serata.
[Tutti i post su riflessioni.]
[La foto del post, dal mio instagram.]


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