Ha debuttato ieri sera Al Teatro Parioli Peppino De Filippo, Il marito di mio figliodi Daniele Falleri, autore e regista dello spettacolo che fino al 13 gennaio porta in scena Andrea Roncato, Monica Scattini, Pia Engleberth, Roberta Giarrusso, Pietro De Silva, Ludovico Fremont, Domenico Balsamo. Nel 2011 la commedia è stata selezionata dall’Istituto di Cultura Italiana di Washington per essere rappresentato negli USA all’interno di una rassegna di nuova drammaturgia contemporanea. Il marito di mio figlio è una moderna commedia degli equivoci che affronta con ironia un attualissimo tabù: il matrimonio gay. Alla vigilia del loro matrimonio Michael e George vengono presi da uno scrupolo di coscienza, decidono di riunire i rispettivi genitori per comunicare loro l’imminente cerimonia. Ma la rivelazione crea uno scompiglio che va oltre le previsioni dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualità confuse, amanti inaspettati e relazioni segrete che non risparmiano neanche i genitori della neo-scoppiata coppia. L’autore si diverte a mettere in scena tutti i più diffusi pregiudizi sui gay, giocando argutamente con i vari clichè per poi demolirli implacabilmente ad uno ad uno. Le famiglie di Michael e Gerorge avrebbero potuto viaggiare per sempre lungo i binari di rapporti falsi e apparentemente immutabili, ma la comparsa dell’elemento imprevisto obbliga tutti a riesaminare ex novo il mondo che li circonda e che davano per scontato. Il cast, composto da fuoriclasse della comicità, diverte e commuove il pubblico fino alle lacrime. Con questo spettacolo l'autore non vuole essere fare un manifesto gay. La sua non è una storia di propaganda, nè vuole portare la bandiera di nessun movimento. Vuole andare oltre. O più precisamente vuole essere tutto questo ed altro. Mi spiego. La chiave di osservazione della storia esige di non prescindere da una considerazione fondamentale, e cioè che Michael e George ancor prima di essere gay sono due ragazzi che si amano.Che siano due ragazzi invece che un ragazzo ed una ragazza potrebbe anche intendersi semplicemente come un funzionale espediente narrativo. Non è il loro essere gay a fare da protagonista in questa storia. Di protagonista se ce n’è uno è l’amore. Per un compagno, per un figlio, per una madre, per un sogno, per un ideale, per se stessi, per la vita. L’intento è dichiarato dalla scelta del titolo: Il marito di mio figlio e non “Il matrimonio gay”. Il punto di vista si colloca inequivocabilmente all’esterno della coppia di sposi che diventano un elemento fra gli elementi. Chi parla è una mamma o un papà. Questo è ciò che più mi interessa, indagare sull’istituzione famiglia. Sull’effetto deflagrante che una notizia inaspettata e sconvolgente ha sull’ipocrisia di facciata del nucleo familiare come metafora di una società.
dal 3 al 13 gennaio 2013
TEATRO PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO IL MARITO DI MIO FIGLIO di Daniele Falleri
con
ANDREA RONCATO
MONICA SCATTINI
PIA ENGLEBERTH
PIETRO DE SILVA
ROBERTA GIARRUSSO
LUDOVICO FREMONT
DOMENICO BALSAMO regia
DANIELE FALLERI
Magazine Cultura
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