Il Marvel Cinematic Universe è ormai una realtà consolidata nell’immaginario degli appassionati, ma anche dei comuni spettatori che sono venuti a patti col concetto di crossover portato al cinema e quindi con l’idea che diversi film possano essere collegati in un unico progetto.
Il passo successivo è stato quello di rendere crossmediale questa macchina dell’intrattenimento, e sbarcare così dal cinema alla televisione, sotto il controllo di Joss Whedon, regista di The Avengers, coordinatore dell’intero universo Marvel al cinema e soprattutto scrittore e regista di rilevanti serie televisive degli ultimi anni (Buffy l’ammazzavampiri, Firefly, Dollhouse…)
Joss Whedon (che scrive e dirige il primo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D., andato in onda il 24 settembre scorso negli Stati Uniti) centra il bersaglio offrendo un prodotto qualitativamente appagante, con personaggi buoni e una storia scritta molto bene, come da sua abitudine.
Immergere dinamiche quasi classicamente “procedurali” in un mondo popolato da supereroi, collocandosi dopo la battaglia di New York vista in The Avengers è sicuramente il biglietto da visita migliore per catturare l’attenzione tanto dei fan hardcore quanto dello spettatore televisivo “casual”, ed entrambe le categorie probabilmente rimarranno soddisfatte da questo pilot che offre azione, indagini, fascino da agenzia segreta e un po’ di sano mistero relativo ad uno degli elementi che più incuriosiscono gli appassionati: l’agente Philip Coulson, redivivo dopo la sua (presunta) morte nella pellicola dedicata ai Vendicatori per motivi che si presume saranno sviscerati completamente solo nel corso della prima stagione, se non addirittura sconfinando nelle prossime.
Altro punto di forza è l’ironia: marchio di fabbrica di Whedon per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi e nei dialoghi, si inserisce bene nell’insieme della serie, soprattutto per la connotazione che assume Coulson, che riesce ad essere al contempo carismatico e dotato di un umorismo particolare e sottile, già visto nelle sua comparsate nei vari film.
Il punto debole sono forse gli altri personaggi: Coulson a parte, interpretato da un bravissimo Clark Gregg, non tutto il resto del cast brilla particolarmente per ora: Grant Ward appare come il classico agente un po’ spaccone, mentre Melinda May potrebbe anche risultare interessante ma per ora convince poco; Fitz e Simmons invece un bel duo e funzionano. Discorso a parte per Skye, una ragazza davvero tosta e convincente, la cui caratterizzazione la riconduce effettivamente al classico prototipo di personaggio femminile à la Whedon.
Agents of S.H.I.E.L.D. promette dunque di essere una serie molto piacevole, capace di approfondire l’universo narrativo Marvel in modo intelligente, tra supereroi, misteri e missioni segrete.
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