Stressati, frettolosi, distratti, preoccupati… se i ritmi frenetici della vita quotidiana sono alienanti per ognuno, cosa può succedere alla coppia?
È quasi un tòpos narrativo quello che vede le coppie “scoppiare” dopo anni di silenzioso ma incessante allontanamento. “Vengo dopo il tiggì…” cantava Renzo Arbore alludendo alla situazione di un matrimonio ormai giunto alla fase di stanchezza, in cui il marito trascorreva le serate al televisore prendendo tempo prima di andare a letto. E proprio il letto e il materasso sono la cartina al tornasole che misura la temperatura del volersi bene: da luogo privilegiato della comunicazione di coppia, da tempio delle coccole e della complicità, finisce per diventare un semplice giaciglio che serve semplicemente per raccogliere la stanchezza. Come arginare la deriva? Come recuperare quella qualità di comunicazione che è alla base di ogni coppia felice?
Ecco qualche suggerimento:
L’ambiente
- l’ambiente è fondamentale, è opportuno abbassare le luci, lasciando, al massimo, la stanza illuminata da una abat jour
- stop a telefono fisso e cellulari, per qualcuno sarà un patimento ma fidatevi, funziona!
- per facilitare il relax non basta chiudere gli occhi, perché non metter su un po’ di musica? Niente canzoni ballabili o percussioni. Archi, pianoforte o la cosiddetta musica da meditazione sono in grado di avvolgere e cullare anche il più stressato degli stressati
- il posto migliore in cui sperimentare un buon massaggio rilassante è il letto, tempio del riposo, teatro del sonno ma in questo caso culla della complicità
Il massaggio di coppia
- iniziare mettendosi uno di fronte all’altra e far dialogare le mani, portarsi in uno stato mentale di accoglienza e, mani nelle mani, iniziare una conversazione di sensi
- passare poi alla zona che catalizza tutte le tensioni, la zona del collo; per questa zona è importante la lentezza, massaggiare con delicatezza fino a far abbandonare il partner
- fare in modo che il massaggio diventi un contatto totale, carezzare la schiena, le braccia, i piedi
- il contatto pelle-contro-pelle genera fortissime reazioni fisiche che inducono uno stato di straordinario benessere
Il respiro
- il respiro è un’onda che parte dall’addome, sale in alto dal diaframma e va a gonfiare il torace, ascoltare il proprio respiro e quello del partner cercando di non forzarne il ritmo
La voce
- la voce non è solo un veicolo di parole, è qualcosa di fisico, vocalizzando si può massaggiare
- vocalizzare sulla nuca, sulle mani, sul collo è un bellissimo modo per portare il partner in un dolce mondo di relax, non importa pronunciare parole, basta usare la voce
Beh, in tutto questo se c’è un materasso che cigola… addio relax!