“Il mercante di zucchero” – Adriana Assini

Anno 1516: Regno di Sicilia. A Palermo la popolazione è stanca del dominio spagnolo. Tra tutti, Gian Luca Squarcialupo, che non è uno qualunque, spiccava tra la folla come un papavero in un campo di gigli.

Mercante di cannamele, tonno e grano; un capopopolo che guida la rivolta e gonfia gli animi. Sposato con Rosa Farfaglia, figlia di un banchiere, è tuttavia da sempre innamorato di Francesca Campo, ora giovane vedova. Per certe storie non c’è tempo che affievolisca fiamme, matrimoni che frenino e regole sociali che trattengano.

E così lo Squarcialupo è intenzionato a recuperare la vita persa insieme a lei. Nel frattempo, però, deve mantenere la mente lucida e il cuore sgombro, perché è in ballo la libertà del suo popolo, oppresso da tasse e ingiustizie.

Tra tutti i legami più o meno volubili, più o meno affidabili, resiste quello “storico” tra il protagonista e l’amico Cristoforo, che di politica se ne intende. Compagni di lotta e di vita, amici leali in grado di capirsi e sostenersi oltre il torto e la ragione.

Amore, amicizia, senso di libertà e giustizia aleggiano su uno sfondo storico ricostruito, che ho intravisto senza tuttavia esserne avvolta. Sono rimasta in punta di piedi a spiare alcuni personaggi e i loro intrighi, senza intervenire quando la storia, giunta al culmine, s’avviava a conclusione in maniera un po’ troppo rapida, a dispetto della preparazione al momento atteso, e ciò che, alla fine, è accaduto resta disperso come un grido nella folla.

Susanna Maria de Candia

Adriana Assini, Il mercante di zucchero, Scrittura e Scritture, pp.222, 12,50 euro.