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Il mercato delle vacche

Creato il 07 maggio 2011 da Elenatorresani

Il mercato delle vaccheAl mercato delle vacche si giocano spesso partite importantissime: comprare o vendere una mucca sbagliata può significare la rovina. Comprare l’esemplare giusto può invece voler dire rinascita, speranza, prosperità. Spesso un paio di natiche ben tornite o di mammelle molto capienti può fare la differenza tra successo o perdita. Di un bovino si valutano i diametri trasversali, la capacità addominale, il temperamento, la longevità funzionale, la conformazione fisica in base all’impiego che se ne vuole fare: mucca da latte, toro da riproduzione, soggetto da macello o bovino da pascolo? La facilità di parto e l’attitudine materna per le giumente, la robustezza delle anche e la fertilità dello sperma per i maschi da monta, e così via.   In questi mesi di fittissima compravendita parlamentare, mi sono spesso domandata quali caratteristiche siano richieste – e quale livello di attitudine al meretricio – per diventare sottosegretario al mercato delle vacche di Montecitorio. Guardando alcuni video, leggendo alcuni blog e alcuni giornali, ho immaginato che anche per i sottosegretari ci sia una specie di graduatoria da risalire o, in questo caso particolare, da discendere. Chissà se i punteggi sono da uno a dieci.

  • Deontologia professionale
  • Coerenza ideologica
  • Lealtà nei confronti dell’elettorato
  • Rispetto e difesa dell’interesse pubblico
  • Impegno per il bene comune
  • Competenza di settore
  • Onore
  • Senso della vergogna
  • Aderenza programmatica
  • Dignità civile
  • Correttezza morale

 Così come per i difetti congeniti, le probabili patologie e le degenerazioni di specie – dovute magari a consanguineità – nel caso dei bovini, per quanto riguarda i sottosegretari m’immagino che più ci si avvicina a zero nelle voci incluse nella lista sopra fornita, e più si hanno probabilità di essere prescelti da Berlusconi per essere comprati alla Fiera del Bestiame di Montecitorio.

Il mercato delle vacche

La speranza di noi semplici elettori è che questo bestiame politico difettoso abbia scarse capacità riproduttive, sperma povero, ovaie rinsecchite, anche deboli e scarso vigore erettile. Che almeno le prossime generazioni non arrivino a conoscerne la vergogna. Perchè quando la classe politica rappresenta il peggio di una nazione, anzichè il meglio, la deriva del Paese è esattamente dietro l’angolo.


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