il mercato e l'essere
Creato il 11 maggio 2011 da Nefarkafka666
Aziende, enti, associazioni. Mi rivolgo a voi in tutta la fallacia di cui siete portatrici. Mi rendo conto che in un mondo che privatizza l'entropia e mercifica il caos spacciandolo per progresso, l'ignoranza è più un vantaggio che un intralcio. So benissimo come sia necessario snobbare la cultura e la padronanza della lingua italiana: in fondo è normale per la vostra logica basata sull'immediato profitto e sull'incapacità di considerare il tempo come un investimento e il lavoro come mezzo di espressione e non solo come mera gratificazione economica. So benissimo che per chi guardando il Colosseo si interroga sul suo valore di mercato non c'è la possibilità di poter schiudere orizzonti differenti dalla squisita veduta del suo ombelico tondo e locupleto. Ma io ci sono e posso arrivare lì dove voi non potrete mai. Io garantisco comunicazione efficace, calibrata, duttile. Perché per quanto possa farvi schifo ammetterlo conoscere bene come si parla fa il suo effetto anche lì dove si ignora il concetto di congiuntivo. Anzi: forse lì più che altrove è apprezzabile perché permettere all'amministratore delegato di darsi un'aria da mecenate. E per quanto possiate essere ripugnanti e abietti a me non interessa. Per quanto possiate essere privi di etica a me non interessa. A me non interessa. Ma a voi forse potrebbe interessare qualcuno che possa parlare di voi, veicolare i vostri concetti e farli sembrare meno ripugnanti, addirittura condivisibili. Io ci sono. In cambio voglio solo i vostri soldi. Non sto scherzando. Questa comunicazione è assolutamente seria. Io sono qui per voi. Io voglio i vostri soldi.