Ho avuto l’ennesima prova che l’immaginario erotico del nostro presidente del consiglio è estremamente banale, l’infermiera (o crocerossina) sexy con l’andatura marziale, vagamente punitiva, scatena l’ormone di questo vecchio uomo.
Forse è per questo che è tanto popolare, il maschio italiano medio vi si identifica.
Come al solito non hanno nessuna importanza il ruolo pubblico, il momento istituzionale, le capacità; quello che importa e che si nota è essere “bona” ed essere “gnocca”.
La grancassa dei “suoi” giornali fa il resto che, in merito, dice: “trattasi di esemplare degno di nota”, “la cura, se proviene da mani affusolate e visi angelici, acquista un che di divino e provvidenziale” ed infine “la sexy-crocerossina, bombastica è una specie di miraggio nel protocollo istituzionale del 2 giugno, anche perché non c’è solo lei, ma, ubbidiente al suo comando gentile, un drappello di crocerossine altrettanto snelle, alte, elastiche”.
Lunga vita al merlo maschio, con buona pace di Pasquale Festa Campanini.