Magazine Informazione regionale

Il Mese del Documentario in Retrospettiva

Creato il 10 gennaio 2014 da Esquilino

  ra_vero e    medoc

presentano

medoc02

dal 12 gennaio al 9 febbraio, ogni domenica alle ore 18.30 
Piccolo Apollo – Centro Aggregativo Apollo 11
c/o Itis Galilei ingresso laterale di via Bixio 80/b
(angolo via Conte Verde) – Roma


Sette registi per cinque appuntamenti, quelli dettati dall’Academy del Doc/it Professional Award che – con i voti di professionisti e studiosi di cinema documentario – durante l’estate scorsa ha decretato i cinque finalisti che concorrono per aggiudicarsi il titolo di miglior documentario dell’anno. Un’occasione che permetterà al pubblico un’ampia ricognizione nel vasto panorama del cinema documentario italiano.
Mentre alla Casa del Cinema, Agostino Ferrente e Giovanni Piperno con Le cose belle, Alessandra Celesia con Le libraire de Belfast, Vincenzo Marra con Il gemello, Massimo D’Anolfi e Martina Parenti con Materia oscura e Mario Balsamo con Noi non siamo come James Bond si contenderanno il premio, ogni domenica all’Apollo 11 sarà possibile fare un passo indietro e riscoprire le loro opere precedenti.
Uno sguardo retrospettivo per recuperare cinque modi diversi di raccontare il reale, di ricomporlo attraverso opzioni narrative personali e originali.
Un modo per ampliare l’offerta cinematografica dell’Apollo 11 con un fuori programma domenicale, e anche un segnale per affermare la necessità di rendere strutturale e non “eventuale”, la proposta culturale di una città che troppo spesso si isola e si perde in attività frammentate, anche di successo, ma troppo discontinue.
Cinque film per attraversare un tempo che è stato e che è ancora presso di noi, a partire da Intervista a mia madre, vero e proprio prequel de Le cose belle, che inaugurerà questo ciclo di proiezioni. Poi un’incursione nel cinema di Alessandra Celesia, autentica rivelazione che tra il 2012 e 2013 ha consegnato al pubblico due opere (Le libraire de Belfast e Mirage a l’Italienne) intense e ricche di spunti per riflettere sulle molteplici potenzialità espressive del cinema documentario. A seguire Vincenzo Marra con Il grande progetto, girato nella stessa Napoli del duo Ferrente-Piperno, segmento di uno sforzo composto da più capitoli (L’amministratore, il più recente) per comprendere una città e anche un Paese con le sue interminabili disfuzioni. A Massimo D’Anolfi e Martina Parenti il compito di trasportarci in un non luogo senza tempo, esemplificato dall’aeroporto di Malpensa, con Il castello. Questo film, e il loro ultimo che vedremo alla Casa del Cinema, rappresentano la consacrazione di due registi giunti a una maturazione e consapevolezza linguistica che, non a caso, non è sfuggita alla Berlinale 2013. Infine, Mario Balsamo con Sognavo le nuvole colorate, per raccontare la forza delle relazioni, quelle che permettono al suo protagonista, il giovane albanese Edison, di resistere e lottare contro il mondo: quello di ieri, di oggi e forse anche di domani.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :