Ora, visto che non è compito mio dare giudizi morali, né raccontare gli altrui volatili, tutta questa introduzione serve solo per dire che questa vicenda mi è venuta alla mente leggendo Undici minuti di Paulo Coelho (Bompiani, 2003), proprio perché suddetta C, in quel periodo di amori e tradimenti, durante uno scambio di sms, mi disse che lo stava leggendo e che lo trovava eccezionale. Detto che il libro scandalo sul sesso di Coelho ebbe un successo clamoroso in tutto il pianeta, la logica conseguenza di un sms del genere scritto da un'esperta in materia non può che essere la seguente: il libro ha fatto centro, lo leggerò. L'indagine sul sesso di Coelho apprezzata da molti e sostenuto da una recensione così affidabile mi ha spinto a considerare questo romanzo come uno di quelli che, quanto meno, "appena ho tempo lo leggo, cazzo!". Il tempo è arrivato (con calma eh...). Ho letto. Penso che C avrebbe scritto qualcosa di decisamente superiore. La pretty woman di Coelho è una brasiliana, ma come quella interpretata da Julia Roberts fa la prostituta ed incontra in un uomo di successo, ricco ed elegante, il suo principe azzurro. Se questa unica riga non basta a definire la piattezza di una storia certamente interessante ma scritta a tratti coi piedi, a tratti con l'aria di chi sta per rivelarti chissà quale incredibile verità sul sesso, finendo per inneggiare al clitoride come alla salvezza del mondo dall'inquinamento, qualcosa non mi torna. Posto come al solito quanto lasciato su aNobii cercando di capire perché, un libro sul sesso e sulla prostituzione, possa risultare così lento, noioso e prevedibile. Di solito quando si parla di scopate la gente è sempre su di giri... Coelho riesce a smorzare ogni entusiasmo. Peccato.
Da aNobii, voto 2/5.
Ci sono vari modi per trattare l'argomento del sesso in un romanzo e quello scelto da Coelho, pur basandosi su una (presunta) storia vera, non è il migliore. Banalizzando a tratti in maniera estrema il concetto dell'amore e delle delusioni che questo porta con sé, lo scrittore brasiliano affonda senza colpo ferire nel tema della prostituzione narrando le vicissitudini di una emigrante brasiliana che nel sesso trova il modo per indagare se stessa, il mondo maschile e, soprattutto, il modo per alzare dei soldi.
Fin qua non ci sarebbero problemi, ma l'autore non riesce a coinvolgere nonostante il tema scottante e sempre d'attualità. Il problema è che oltre a non offrire spunti davvero interessanti e disegnando personaggi poco profondi ed invischiati in una filosofia sulla vita e i rapporti di coppia di bassissimo spessore, Coelho fatica anche a trasmettere davvero il vivere femminile limitandosi alla "luce", i "brividi", il "fuoco". Troppo semplice, ma se decidi di affrontare un tema così rimanendo legato ad un personaggio femminile devi riuscire a dare di più... compito arduo, per un uomo, ma non credo che intervistare una prostituta sia tutto quello che si può fare prima di addentrarsi nel mondo del sesso e della donna.
Coelho sfiora personaggi e vicende colorando il tutto con frasi ad effetto, alcune delle quali azzeccate altre, la maggior parte, da libro harmony, di una intensità talmente scarsa da lasciare sbigottiti. Il tutto conduce ad un finale di idolatria nei confronti del punto G e all'esaltazione del clitoride come fonte di dominio universale riducendo l'amore a quei fantascientifici 6 orgasmi consecutivi in un quadro da fiaba in pieno stile Pretty Woman che ti fa chiudere il libro e ti spinge a dimenticarlo il più rapidamente possibile.
Tutto qua. A volte i consigli degli esperti non andrebbero ascoltati, molto sempliceme. Sono come i consigli per gli acquisti, vanno valutati a dovere prima di fare la sciocchezza di trovarsi di fronte all'idealizzazione così misera e commerciale dell'amore, riducendo il sesso ad un viatico per le scoperte dell'universo donna dove l'orgasmo fa la differenza nel cuore e nel sentimento e riduce il tutto ad un inno alla gioia della trombata. Serve altro...