Foto di proprietà de Il Bicchiere Diverso
Abbiamo già parlato di Diageo Reserve World Class 2014 -
la prestigiosa ed acclamata competizione internazionale istituita da Diageo Reserve che celebra l’arte della mixology
e che mette in scena il più grande, aspirazionale e autorevole palcoscenico del settore dei luxury spirits, mediante la ricerca e la selezione dell’élite dei bartender di 50 paesi nel mondo- e della sua coinvolgente atmosfera che a Torino ci ha visti giudici e appassionati spettatori.
Credevamo di esserci fatti coinvolgere fino al limite.
Eppure lunedì siamo rimasti travolti dallo spirito e dalla grande emozione che si è respirata durante la finale nazionale, quella che avrebbe definito il primus inter pares, il migliore della nostra nazione.
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Arrivati nella seconda fase della giornata, in realtà nell’intermezzo di pausa, c’è stato modo di salutare colleghi e amici e rivedere i volti che ci hanno tenuto compagnia e deliziato nella semifinale piemontese. Il clima che si respirava era quello delle grandi aspettative, delle grandi emozioni accompagnato anche dalla consapevolezza dell’incombente/eventuale delusione (chiamiamola così, dato che arrivare in finale significa aver vinto) dei propri sogni di gloria; ma insieme a tutto questo -stupefacente- gli umori erano cordiali, fraterni, camerateschi e incentivanti. Nessuno aveva lo sguardo torvo di chi si augura che l’avversario sbagli o non ce la faccia, tutti ridevano, si scambiavano consigli, frasi di supporto e bevevano come ad un party e non come alla loro fase decisiva.
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Bellissima la location scelte, le Officine del Volo di Milano, che con la sapiente miscelazione di musica della talentuosa DJ si è svelata come il luogo ideale per questa festa dei debuttanti (passateci il termine) nel mondo.
Preziosi i cocktails offerti al pubblico e ai partecipanti, con il meglio dei prodotti Diageo, conosciuti come spiriti di grande lusso in Italia e nel mondo, che hanno allentato quel minimo di tensione che vibrava anche in chi osservava la competizione.
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Alla fine in quattro erano sul palco (giudicati da grandissimi professionisti italiani e mondiali) a cimentarsi con una mistery box. La scatola nera che conteneva varie bottiglie e ingredienti per creare due cocktail contrastanti da servire in pochi minuti, con una ricetta creata e scritta sul momento.
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Si sono visti quindi sguardi diventare affilati, altri compiacersi della difficoltà proposta loro e altri ancora esclamare “Un’altra prova micidiale!” e al termine ce l’ha fatta lui. Tenendo con il fiato sospeso astanti e professionali, si è inginocchiato con le mani sul viso, alzandosi e sollevando un pugno al cielo. Claudio Perinelli de Il Kiosko di Peschiera del Garda, giovanissimo, consapevole, divertente imbonitore e audace barman.
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Tra i nostri preferiti anche alla semifinale.
I festeggiamenti sono andati avanti, tra abbracci e sorrisi ed è stato bellissimo sentire frasi di grande compiacimento per la vittoria di Claudio, come da Massimo Stronati (suo “avversario” durante la competizione) che continuava a ripetere a tutti quanto lo meritasse quel premio.
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Ora c’è il mondo Claudio, ora c’è da portarci a casa la più grande soddisfazione: quella del confronto internazionale e la nostra redazione ti offre il suo “in bocca al lupo”.
Grazie a Diageo per questa incredibile esperienza e grazie a tutti i barman che hanno partecipato e ci hanno reso dei clienti migliori e più esigenti.
Buona scelta
IBD
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