Il ministro inesistente

Creato il 30 giugno 2010 da Lanternarossa

Il cavaliere/ministro inesistente - I(ro)Nic

Nel medioevo della politica italiana, alla corte di re Silvio primo apparve un misterioso cavaliere che venne nominato ministro. In questa storia di tornei cavallereschi e battaglie giudiziarie, il nostro prode ministro inesistente aveva deleghe inesistenti e armature trasparenti. Brancher era il suo nome e, già da codesto cognome, gli osservatori più attenti potrebbero capire l'assurdità della questione e lo scherzo del sovrano.
L'origine di questo ministro inesistente è da ricercare negli albori dei tempi quando i mariuoli finivano a S. Vittore senza che le leggine del re intervenissero per bloccare le ruote della giustizia. Il ministro dal nome inesistente e dall'armatura vuota credeva di esserci ma non c'era mentre gli uomini onesti c'erano ma non lo sapevano.
I nemici del re erano pronti a incriminare questo cavaliere inesistente ma, una settimana prima dell'incriminazione, il re decise di nominarlo ministro. I cavalieri della giustizia si offesero non poco quando il ministro inesistente si fece forte di deleghe inesistenti per impedire il processo. Gli onesti del paese erano talmente abituati all'uso privatistico della res publica che anche la nomina di un ministro inesistente, per impedire un processo reale, sembrava essere il linea con gli scherzi del re. La presa in giro era così forte che gli onesti si chiesero cos'era esistente e cosa no e si accorsero che l'unica cosa inesistente era il federalismo nonostante un ministro inesistente e due ministri più simili ai giullari di corte che ai cavalieri.
Nessuno sa come finì la storia del ministro inesistente e si pensa che la fantasia dei romanzieri abbia, in questo caso, superato la realtà: non può esistere un ministro inesistente, anche in un medioevo così remoto.

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