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il mio canto a Libera: non ti arrendere

Da Pausagolosa @pausagolosa

il mio canto a Libera

IL  MEGLIO DELL’ITALIA CHE SI ARRENDE…

Oggi questo blog ha compito gli anni, esattamente 4. 4 anni di ricette e di torte che mi hanno fatto ingrassare, per poi arrivare un anno fa a meditare di farla finita a spadellare dolci che mi facevano ingrassare e togliere del tempo prezioso alla musica e a me stessa, per fare cosa poi, la biblioteca dei ciambelloni? Forse molti foodblogger non conosco il vero lavoro che si fa in una cucina professionale, io si ed è la ragione per cui fare dolci, cucinare o guardare i programmi in Tv di cucina oggi mi fa venire il voltastomaco, non per il cibo, ma per la troppa esposizione mediatica del cibo e lo scarso riconoscimento ai veri cuochi, quelli che in cucina ci lavorano davvero e ritornano a casa sfatti dopo una giornata di lavoro. C’è un dilagare di porno food che va colmare il vuoto esistenziale e materiale lasciato da altri argomenti – la cultura culinaria in Italia oggi è rappresentata dalla voce stridula di Anna Moroni e dallo snobismo da calci in culo di Bastianich. La gente che partecipa a quello schifo di programma per veri bulli del food 2.0 non hanno il mio rispetto. Preferisco ancora i cuochi delle trattorie che nell’anonimato delle loro cucine mi fanno sognare con la cacio e pepe, verace ed onesta. Oggi per sedare le necessità di una parte del popolo italiano sempre più assuefatto alla mediocrità di basso livello, alla competizione malvagia tesa a screditare il collega, alla fama e non alla fame si devono inventare i programmi più beceri, ma che a mio avviso avranno una vita molto limitata. La competizione ha rotto le palle, come del resto i troppi programmi in TV che parlano di cucina e le troppe food blogger cretine da contest compulsivo. BASTA CHE PALLE. Sembra che tutto ruoti intorno alla panatura della cotoletta alla milanese o saper mantecare il riso alla perfezione e poi se ti caga in testa Bastianich gli devi anche dire grazie. Il cibo quindi diventa un veicolo di potere se si è in grado di manipolarlo e non cucinarlo. La manipolazione delle menti poi si sposta sul web, con i troppi ed inutili blog sul cibo. Veramente brutti ed inutili.  Ma veniamo al dunque.   Giorni fa mi arriva la notifica sulla mail, che la mia carissima amica food blogger, nonchè cuoca originale chiude i battenti del suo blog – parlo di Accantoalcamino. Il perché lo scopro dalle tante discussioni che lei ha avuto in rete con altre food blogger – le solite cretine da contest compulsivo –  Devo dire che le partecipanti da contest compulsivo non si rendono conto che Libera è una persona non riproducibile nel web, nessun blog di cibo, nemmeno Dissapore potrà competere con la sua poesia e la sua inventiva. Mi spiace ma rimarrete delle perdenti e non potete assolutamente competere con una vera outsider come Libera. Leggere come delle donnette da 4 soldi, dedite a saziare il loro narcisismo con delle banalità siano riuscite a far desistere una come Libera dal continuare a scrivere sul suo splendido blog, a disgustarla, mi fa pensare che questo Paese è al collasso del buon senso.

Libera è una donna  appassionata, unica nel suo genere. E lo capisci da come espone, fotografa, racconta i suoi piatti e quello che la circonda .  A me piaceva la mattina perdermi nei sui racconti prima di passare alla mia vita quotidiana – le ricette erano la parte che mi interessava meno – io leggevo altro, volevo conoscere questo personaggio, amavo perdermi nei suoi racconti.  Mi faceva conoscere una parte d’Italia che mai avrei conosciuto – QUEL BUONO DELL’ITALIA SEMPRE PIU’ RARO –  I profumi del bosco, erbe particolari non presenti a Roma, dolci o piatti della sua terra. La descrizione dei luogi,  pensieri e riflessioni di una introversa maledettamente interessante. Insomma Libera anche tu hai ceduto alle cretine da contest compulsivo.  Ti sei fatta fregare così, o forse è volontario questo allontanamento. Hai fatto molto male. Non dovevi dargliela vinta e invece spero che questo tuo STOP sarà temporaneo e ritornerai quanto prima a farci sapere cosa fai e cosa vedi, cosa cucinerai anche per me che sono a Roma. Hai fatto un grande torto alle persone che ti vogliono bene, ai tanti lettori del tuo blog come la sottoscritta che ti supportano in silenzio. Sapessi come mi è dispiaciuto leggere che ti arrendevi alla dilagante mediocrità che ha prodotto questa terra disgraziata negli ultimi anni.

Cara Libera, ripensaci e pensa che le cretine compulsive da contest hanno una malattia incurabile: l’IMBECILLITA’…

Ti dedico questa:


Archiviato in:Dolci Tagged: Accantoalcamino, blog, foodblogger, libera, masterchef

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