Un’altro favoloso film francese. Un film con una trama tanto semplice, quanto profonda. L’amicizia è il filo conduttore di questa storia, l’amicizia tra due persone tanto diverse quanto simili. Una bellissima regia, per delle ottime interpretazioni. Anche qui, Dany Boon è sorprendente. Un film da non perdere assolutamente.
Trama
François (Daniel Auteuil) è un antiquario, ha una socia nel business, e ha quindici appuntamenti al giorno. Ha un solo problema: non ha un amico. Per provare il contrario fa una scommessa: entro dieci giorni dovrà presentare alla sua socia il suo migliore amico.
L’amicizia è un tema spesso affrontato dal cinema, in modo profondo o superficiale, in quanto valore unico e insostituibile e fondamento delle relazioni che legano gli uomini. Patrice Leconte, sulla base di un soggetto di Olivier Dazat, non si limita a raffigurare il senso dell’amicizia, ma parte dall’ipotesi di negarla, dichiarando nella figura di François che sia possibile vivere solo con l’obiettivo di ottenere soddisfazioni dal lavoro. Il problema del protagonista è quello di non sapere realmente cosa sia un amico. Tutte le conoscenze, le relazioni d’affari, fredde e fugaci, sono l’unica sua fonte di vita sia umana che professionale. Anche la sua donna (incredibile che ne abbia una), è probabilmente presente per questioni sociali, vittima di una precarietà affettiva (“L’amore si può anche vendere, l’amicizia no”). In questo il ruolo di Auteuil ricorda alla lontana Un cuore in inverno, dove interpretava un uomo incapace di amare.
La situazione in cui l’antiquario si trova è quindi una solitudine mai accettata, che il regista esprime con leggerezza e ironia, in un parallelo con la vita di Bruno, un tassista (Danny Boon, in un’ottima interpretazione) che in apparenza è affabile e parla con tutti, ma che in realtà è solo, come François. La differenza di classe, in alcuni casi non conta.
Info
NAZIONE Francia | GENERE Commedia | ANNO 2006 | REGIA Patrice Leconte