Magazine Cultura
Il mio nome è Frank de Jung, di Frank Gonella (Wingsberthouse)
Creato il 08 giugno 2015 da Angeloricci @angeloricciLeggendo Il mio nome è Frank de Jung (nome dagli echi fiamminghi, di quel Belgio che è luogo di efferatezze coloniali, ah… il conradiano Cuore di tenebra, oggetto che si trasfigura nel magma esiziale di Apocalypse now, ah… quelle stragi congolesi dalle risonanze di "mondo movies" jacopettiani e di mercenari katanghesi che tingono di sangue i Sessanta e i Settanta) è naturale pensare che questo romanzo avrebbe immediata cittadinanza tra quelle opere che contengono tracce da interpretare, da decrittare. Frank Gonella, "nom de plume" di un autore che è ben più di un creatore di trame che sarebbe troppo facile definire noir, con sapienti pennellate che fondono ossessioni pynchoniane e report alla Marc Saudade di El Centro (romanzo che è pietra miliare ahimè troppo poco riconosciuta di un certo narrare che è stato bolaniano un ventennio prima di Bolaňo) compila una mappatura potente e irrinunciabile di quel "nada" che sottende all’orrore di un’umanità che è sì simile a Dio ma anche simile al principe degli angeli ribelli Lucifero. Il mio nome è Frank de Jung è libro, saggio, romanzo, rapporto consegnato a chi avrà la consapevolezza di comprendere, narrazione per nulla politically correct (finalmente!), vaso di Pandora in cui coabitano satrapi nascenti dalla dissoluzione del comunismo e figli di London Fields alla Martin Amis. Esoterico come un papiro celato negli anfratti di una mastaba sumera o come un caleidoscopio di inquietanti alfabeti scolpiti sulle rovine di una città Maya, questo romanzo deve essere bagaglio necessario per chi sa che la parola scritta è solo un labile confine che segna l’avanzata di universi quantistici dove gli esseri senzienti si trasformano in una unità inscindibile in cui vittime e carnefici cantano congiuntamente l’eternità del male.
Un libro.
Il mio nome è Frank de Jung, di Frank Gonella (Wingsberthouse).
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Speciale Italoamericani: Rumore bianco - Don DeLillo
Donald Richard DeLillo nasce a New York il 20 novembre 1936 da genitori molisani. Cresciuto in un quartiere italo-americano del Bronx, sviluppa l'interesse per... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Novità librarie di novembre: alcune uscite da tenere sott'occhio
Nonostante il clima poco adatto, siamo entrati nel pieno dell'autunno, e anche novembre si preannuncia ricco di novità editoriali interessanti, tra cui... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Diglielo da parte mia di Joan Didion
Titolo: Diglielo da parte mia Titolo originale: A Book of Common Prayer Autore: Joan Didion Traduttore: Adriana Dell’Orto Editore: Edizioni e/o Data di uscita:... Leggere il seguito
Da Vanessa Valentinuzzi
CULTURA, LIBRI -
Gli artisti della traduzione #2
Dicevo, diversi mesi fa, che la traduzione è un mestiere ingrato e bastardo, avaro di ritorno economico e pestilenziale nel riconoscimento culturale. Leggere il seguito
Da Laleggivendola
CULTURA, LIBRI -
Libri (e altro) per l'estate
Eccoci giunti, come di consueto (ma sì, usiamo questa metafora lisa e trita) alle porte dell'Estate, sebbene il clima metereologico faccia a tratti pensare di... Leggere il seguito
Da Psichetechne
CULTURA -
INDILIBR(A)I – I consigli per l’estate di Risvolti
INDILIBR(A)I - Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti Libreria Risvolti Via Sestio Calvino, 73-75 00174 – Roma Tel./Fax. 0689537244... Leggere il seguito
Da Viadeiserpenti
CULTURA, LIBRI